874 - Convento di S. Pietro Martire
1811, dic. 17. Relazione di stima di Giuseppe Clocchiati perito demaniale
«Descrizione e stima del locale di S. Pietro Martire situato in questa città sotto la parocchia del duomo, capoluogo del dipartimento di Passariano, distretto della Torre, marcato col c. n. 874 di provenienza del soppresso convento di S. Pietro Martire, previa l’ispezione peritale eseguita sul luogo nel giorno 3 aprile 1810. Venne questo stimato da me sottoscritto perito ingegnere sulla base del sovrano decreto 29 marzo e successivo regolamento delli 27 maggio 1809 e ciò in adempimento della delegazione conferitami dalla direzione demaniale di Passariano con sua ordinanza 11 marzo scaduto n. 705 in sequella ad altra della direzione generale del demanio 5 marzo n. 5980, conseguente all’opzione fatta dal sig. Rodati per li nomi da dichiarare.
Questo locale era prima dell’incendio ed indi sopressione abitato da’ r. pp. di S. Pietro Martire ed ora trovasi la massima parte in stato rovinoso con li muri scoperti e la poca parte rimasto molto guastato per cagione dell’incendio.
Il sudetto locale consiste diffusamente come segue.
N. 1. Corticella in angolo di levante a mezzodì di esso locale, cinta da tre latti di fabbricato ed a levante da muri di cinta compresi, con due aperture d’uscio d’ingresso verso la piazzetta: una nuda e l’altra munita di seramento a due ante logori, scaletta ad un’andata di tavole a cielo scoperto, che mette agl’infrascritti superiori.
Fabbricato a mezzodì della corticella.
N. 2. Primo luogo terreno, ora ad uso di stalla in angolo di levante e mezzodì col suolo, parte di selciato di rizzo e parte di tavelle; apertura d’uscio munita di seramento a due ante gramo; cielo con travotti e tavole; fenestre due con tellaro vetri ad una e ferrata per ciascuna.
N. 3. Altro luogo successivo: suolo di quadrelli cotto; due fenestre, una delle quali con scuro logoro; travotti; soffitto a plafone in calce; scalla di tavole ad un’andata che mette agl’infrascritti superiori, chiusa pure di tavole; ripostiglio sotto di un’anta in opera; lavandino di vivo; fenestra con tellaro, vetri e ferriata; apertura d’uscio, munita di seramento civile a due ante, che mette nel successivo luogo.
N. 4. Altro luogo successivo: pavimento di quadrelli cotto; travotti con soffitto a plafone in calce; due fenestre senza seramento con quattro cancani per cadauna; soglia di vivo; apertura d’uscio, che mette in un orticello a mezzodi; munito di seramento civile a due ante; altro uscio, stipite di vivo, che mette nella corticella a tramontana, munito di seramento civile a due ante.
N. 5. Orticello cinto da muro a ponente, compreso muri di edificio a mezzodì, lasciati muri di edificio a levante con stilicidio; fenestre in servitú passiva N. 8, sei delle quali munite con sue ferrate compite.
Segue la descrizione de’ superiori.
Primo piano consistente come segue:
Camera sopra il n. 3: suolo delle sottoposte tavole; cielo con travatura e soffitto a plafone in calce; fenestre due con tellaro vetri con semplice gelosia in opera per ciascheduna a due ante; apertura d’uscio, munito di sera-mento civile a due ante, che mette alla scala in corte al n. 1; altra apertura d’uscio, munito di seramento civile a due ante, che mette alla scalla del n. 3; altra apertura d’uscio, munita di seramento civile simile, che mette nella seguente camera.
Camera seguente sopra il n. 4: due fenestre con tellaro vetri per ciascheduna, con scuro a gelosia in opera a due ante; caminetto di cotto in muro; suolo delle sottoposte tavole; travatura con soffitto a plafone in calce; apertura d’uscio, munita di seramento civile a due ante, che mette alla scalla descritta al n. 3; altra apertura d’uscio, munita di seramento civile simile, che mette in un piccolo retrait, entro il quale evi fenestra con semplice scuro logoro.
Segue la descrizione de’ superiori in secondo piano.
Nella camera sopra il n. 2: due fenestre con tellaro vetri e semplice scuro a due ante ad una ed all’altra, con gelosia in opera; seramento ad un uscio che mette alli fornelli; picola fenestrella, che guarda sopra la piazetta della chiesa con sua ramata; altro seramento d’uscio d’un armaro; latrina o destro con suo serramento all’uscio; suolo delle sottoposte tavole; soffitto cioè travatura con sotto tavole a plafone; parà di tolle in calce separa questa dalla seguente con apertura d’uscio, munito di serramento a due ante. Nell’altra camera seguente sopra il suddetto n. 2: due fenestre, con tellaro vetri e scuro a gelosia in opera a due ante; suolo delle sottoposte tavole e soffitto simile al suddescritto; tramezzè di cotto separa questa dalla seguente con apertura d’uscio, munito di seramento civile a due ante. Altra camera sopra il n. 3: suolo, soffitto e fenestre in tutto simile alla camera sudescritta, con tramezzè di tolle in calce ed uscio pur simile.
Altra camera sopra il n. 4: fenestre n. 4; suolo e soffitto simile alle antescritte, ma due fenestre di stipite vivo a due ante; caminetto in riquadro di vivo; seramento ad un armaro in muro; apertura d’uscio a due ante che mette nella fabbrica da descriversi in seguito munito di seramento civile a due gradini di tavole. Sopra tutte le descritte camere vi è sollaro morto a tetto, formato di coppi con sotto tavelle ed opportuni legnami.
Altro fabbricato a ponente del descritto della corticella al n. 1, consistente come segue.
N. 6. Primo luogo tereno in confin a levante della antescritta fabrica: apertura d’uscio d’ingresso che mette nell’andito, serve d’ingresso a un picolo orticello; stipite di vivo, munito di opportuno seramento in opera a due ante; suolo di cotto; cielo con travetti, apertura d’uscio che mette nell’orto, munito d’opportuno seramento a due ante con sua portiera vetri; scaleta di tavole ad un’andata, che mette agl’infrascritti superiori, chiusa al piede d’un’anta in opera; apertura d’uscio, munito di portiera in seramento.
N. 7. Altro luogo in seguito: due fenestre con tellaro, vetri e gelosie in opera a due ante e scuretti interni di seramento a due ante; suolo di cotto; cielo con travotti; ripostiglio sotto la scalla, con pietra di lavandino in muro e picola fenestrella sopra con ferrata e tellaro vetri.
N. 8. Orticello a mezzodì con muro di cinta a ponente compreso e picola parte a tramontana; a mezzodì muro di edificio e parte muro in frontespicio lasciato muro di cinta, a levante lasciato e descritto al n. 5 della prima fabbrica; fenestra nel muro di cinta a ponente, munita di semplice serramento ad un’anta.
N. 9. Nella stanza in seguito a tramontana del n. 7: suolo di semplice terra; travotti; apertura d’uscio, munito di serramento vecchio ad un’anta e fenestra con ferriata, anta in opera, che va al sotto scalla.
N. 10. Scalla ad un’andata, che mette agl’infrascritti superiori, chiusa al piede di due ante in opera, con gradino al di fuori di tavole.
N. 11. Altro luogo successivo: apertura d’uscio a levante, munito di serramento a due ante con soglia a capello; stipite di vivo; battudo di ghiarina; cielo con travotti; caminetto in muro di cotto; due fenestre con tellaro vetri per ciascheduna con semplice scuro a gelosia in opera a due ante; apertura d’uscio che mette nell’orticello a ponente, munito di serramento a due ante e portiera interna col tellaro vetri, soglia e capello, stipite di vivo; apertura d’uscio che mette sotto il sito della scalla antescritta ad un’anta al n. 10; in detto ripostiglio: suolo di cotto, soffitto a plafone in calce; fenestra con tellaro vetri con semplice scuro in opera a due ante; anta in opera, che mette alla scalla antescritta al n. 10.
N. 12. Nell’orticello a ponente: muri di cinta a ponente e tramontana, compresi ed altro a mezzodì, lasciato e compreso nell’orto al n. 8; pozzetto con parapetto di cotto, morena di vivo circolare in due pezzi.
N. 13. Portico davanti alli antescritti luoghi n. 6. 7. 9. 10 e 1l verso la corticella descritta al n. 1 col suolo di cotto, travatura sostenuta da muro e da n. 2 collone di vivo in tre archegiati di cotto con muretto in parapetto coperto di vivo logoro.
Segue la descrizione de’ superiori in primo piano consistente come segue: e prima la camera sopra li n. 6 e 7: fenestre n. 4 con tellaro vetri e con semplici scuretti interni a due ante; suolo delle sottoposte tavole con cotto sopra; cielo con travotti; due tramezze in calce dividono questa camera in tre locali con ante in opera nelle stesse civili n. 3; fenestrella sopra il portico al n. 13 con tellaro vetri e ferriata; latrina con suo sintare.
Segue la camera sopra il n. 9: due fenestre con tellaro vetri con semplice scuro a due ante; suolo di terazzo; cielo con travotti; apertura d’uscio, che mette alla scalla descritta al n.10, munito di serramento civile a due ante.
Al sito della scalla descritta al n. 10: fenestra con tellaro vetri con semplice scuro a due ante, stipite di vivo alla soglia e cappello; passalizio ossia suolo di terazzo.
Nella camera sopra il n. 11: apertura d’uscio, munito di seramento civile a due ante in opera, che mette ad una picola logietta sopra la scalla al n. 10; due fenestre con soglia, e capello di stipite vivo con tellaro vetri, munito di serramento a due ante; altre due fenestre guardano sopra il portico davanti con tellaro vetri, munite di seramento a due ante; caminetto di cotto; suolo di terazzo; cielo di travotti.
Segue la descrizione del secondo piano consistente come segue.
E primo nella camera sopra il n. 6: apertura d’uscio, che mette alla loggia, che serve di disimpegno di tutte le seguenti camere, munito del respettivo serramento civile a due ante; fenestra con tellaro vetri e scuro a gelosia in opera a due ante, con soglia e capello; stipite di vivo; suolo di terrazzo; soffitto a plafone in calce.
Nella camera seguente, sopra il n. 7: tre fenestre senza seramento solo con tellaro vetri, cattive; suolo di cotto, apertura d’uscio, che mette nella sudescritta camera, munito di seramento civile a due ante.
Nella camera seguente sopra, il n. 9: suolo di terazzo; soffitto a plafone in calce dirocato e dirocante tutto; due fenestre con soglia e capello; stipite di vivo con tellaro vetri per ciascheduna e scuro a gelosia in opera a due ante; apertura d’uscio munito di serramento civile a due ante, che mette al sito sopra la scalla al n. 10.
Andietto sopra la scalla del n. 10: apertura d’uscio che mette alla loggia munito di seramento civile a due ante con soglia; stipite di vivo; suolo di terrazzo; soffitto con travatura con sotto tavole a plafone; fenestre con quattro cancani, soglia e capello; stipite vivo con tellaro vetri.
Nella camera in seguito, sopra il n. 11: apertura d’uscio, che mette nel suddetto andietto, munito di seramento civile a due ante; suolo di terazzo e soffitto a plafone in calce pregiudicato; due fenestre con tellari vetri per ciascheduna; scuro a gelosia in opera a due ante; soglia e capello; stipite di vivo; anta in opera, che rinserra il sito della latrina.
Sopra le descritte camere delli n. 9. 10 e 11, evi sollaro morto; il tetto è formato di coppi con sotto tavelle ed opportuni legnami. Loggia sopra il portico descritto al n. 13: suolo di tavole con sopra coperta di cotto; n. 4 pillastri ossia collone di cotto sostentano il coperto con muretto di parapetto coperto di tavole; cielo a tetto in un piovente, formato di coppi, tavole ed opportuno legname, sostenuto dalle n. 4 collone di cotto.
Segue altra porzione di fabbrica della corticella marcata col n. 1. consistente come segue.
N. 14. Primo luogo terreno ad uso di portico con aperture nude, suolo di cotto e cielo con travotti.
N. 15. Altro luogo terreno: porta d’ingresso
all’andito, senza serramento, con soglia e spalla, stipite di vivo; apertura d’uscio, stipite di vivo, che mette nel locale, era reffettorio incendiato, munito di serramento a due ante in opera gramo ed un armaro in muro; apertura d’uscio, munito di serramento a due ante, che mette alla cucina.
N. 16. Altro luogo ad uso di cucina: camino con cappa di cotto; larino sotto in riquadro, stipite di vivo; suolo di semplice terra; cielo a volto di cotto con quattro lamoni ferro; apertura d’uscio che mette in un locale a levante incendiato, munito di seramento a due ante; due fenestre con tellaro vetri e ferriata per ciascheduna.
N. 17. Muri scoperti dirocati e dirocanti con tre travotti rimasti dal fuoco formanti tre stanze.
N. 18. Fabbrichetta serviente ad uso delle latrine; apertura d’uscio al pian terreno con suo seramento ad un’anta.
Nel superiore, suolo di cotto, sopra volto mattoni, tetto di tavole e tolle con coppi ed opportuno legname.
Segue la descrizione de’ superiori consistente come segue: nella camera sopra il portico al n. 14: apertura d’uscio munito di serramento; fenestra con tellaro vetri, suolo di terazzo; soffitto cioè travatura con sotto tavole a plafone in calce.
Nella camera in seguito sopra li n. 15 e 16: apertura d’uscio nuda; due fenestre con quattro cancani per cadauna con tellaro vetri; caminetto stipite di vivo; suolo di terazzo; soffitto a plafone in calce; apertura d’uscio, munito di seramento a due ante, che mette nel curidore incendiato; anta in opera in un armaretto in muro; apertura d’uscio nuda, che mette nella sopracitata camera.
Nella camera seguente sopra la porzione del n. 16: latrina in muro ossia destro con anta in opera; n. 3 fenestre con tellaro vetri ed una con semplice scuro a due ante; suolo di cotto; soffitto a plafone in calce parte dirocante; tramezzè in calce, divide questa in due con anta messa in opera.
Sopra la descritta camera vi è sollaro morto, tetto in un piovente formato di coppi, tavole ed opportuno legname tutto derocante. Segue la corte grande e quadrata, cinta da fabbricati scoperti, rimasti dall’incendio.
N. 19. Pozzo in mezzo la detta corte con parapetto di muri di sassi, morena di vivo circolare di piú pezzi, con braghe ferro che la ligano. La suddetta corte è tutta coperta di frantumi rimasti dall’incendio e dalla demolizione fatta dal genio de’ volti ed archeggiati de’ portici.
N. 20. Portico contiguo alla chiesa ed a levante della corte: porta d’ingresso a mezzodì, mette sopra fondi di questa ragione compreso, munita di opportuno seramento in opera a due ante; stipite di vivo; mezzaluna sopra, ossia fenestra con ferrata; suolo di cotto logoro con n. 11 arche sepolcrali; cielo sopra a volto di cotto con n. 7 lamoni ferro; collone di vivo n. 7, che lo sostentano; archegiati di cotto n. 7 con muretto di parapetto logoro derocato; apertura d’uscio, che mette in chiesa, munito di seramento; altra apertura d’uscio, che mette in una stanza ad uso di sacrestia a due ante.
N. 21. Altra porzione di portico verso tramontana della corte in angolo di levante rimasto dall’incendio: suolo di cotto logoro con cinque arche sepolcrali; cielo sopra a volto di cotto, sostenuto da tre collone di vivo e quattro lamoni ferro; archeggiati di cotto n. 3 con muretto in parapetto crolato.
Segue la descrizione de’ superiori consistente come segue.
Nelli curridori sopra il n. 20: due ante in opera alli usci, uno mette al pulpito, e l’altro all’organo; cielo a tetto in un piovente formato di coppi; tavelle, ed opportuno legname appoggiato a un lato ai muri della chiesa.
Locali sopra il portico al n. 21: suolo di terrazzo; soffitto a plafone in calce parte dirocato, e parte dirocante; apertura d’uscio, e due fenestre nude.
Altra stanza in seguito sopra il detto portico: suolo di cotto logoro; apertura d’uscio di quattro fenestre nude; cielo sopra a questi due locali a tetto in un piovente, formato di coppi, tavelle ed opportuno legname, alquanto logorato dall’incendio.
Segue altro fabbricato a tramontana della corte grande descritta al n. 19, consistente in locali come segue.
N. 22. Un locale ad uso di sacrestia con apertura d’uscio, munito di seramento, che mette in chiesa: stipite di vivo; altro simile, che mette alli sottoportici descritti al n. 21; altro simile, che mette al campanile; due fenestre sopra la corticella a tramontana con tellaro vetri e ferratia; stipite di vivo; suolo di ghiarone; cielo sopra con travi n. 2, travotti ed asse; altra picolla fenestrella pure a tramontana, con tellaro vetri e ferriata; apertura d’uscio, munito di seramento civile a due ante, che mette nella stanza detta del capitolo.
N. 23. Nella stanza ad uso di capitolo: suolo parte di ghiarone, parte di terazzo e parte di cotto, tutto logoro, con n. 3 arche sepolcrali; quattro fenestre, due a mezzodì e due a tramontana, con tellaro vetri logori e ferriata; cielo con travi due, travotti ad asse, tutto dirocante rimasto dall’incendio; apertura d’uscio a tramontana, che mette nella corticella, munito di seramento ad un’anta.
Descrizione de’ superiori.
Sollaro sopra il n. 22: suolo con terrazzo; fenestrone nudo; cielo a tetto di due pioventi, formato di coppi, tavelle, ed opportuno legname.
Nel sollaro sopra il n. 23: suolo di terazzo logoro; cielo a tetto ad un piovente, formato di soli coppi provvisionalmente ed opportuno legname tutto dirocante.
Li sottoportici a mezzodì, a ponente e per 3/5 parti a tramontana della corte grande al n. 19 sono tutti demoliti e caduti; non esiste neppure li suoi materiali, perché asportati dal genio all’occasione della facitura del campo di S. Gottardo.
Segue la descrizione de’ locali incendiati, di cui esistono li soli muri pregiudicati con porzione de’ suoli con terazzi; e prima la descrizione del fabbricato a mezzodì della corte al n. 19.
N. 24. Luogo tereno ora ad uso refettorio, con lavisello di vivo in muro; suolo di terazzo pregiudicato; cielo con n. 7 someri grami, travotti, ed asse, il tutto a cielo scoperto logoro e dirocante; fenestre nude n. 6, due delle quali con stipite di vivo logoro; profilli pietra al suolo in circondario di 2/5 del reffettorio; apertura di porta d’ingresso nuda con soglia stipite di vivo.
N. 25. Portico d’ingresso: apertura d’uscio con stipite di vivo, munito d’opportuno sera-mento a due ante, con due gradini pure di vivo, che mette nella corte al n. 19; altra apertura d’uscio, munito di serramento, che mette nel fabbricato a ponente; siolo di cotto logoro, cielo con travotti, e tavole logore. Segue la fabbrica rimasta dall’incendio a ponente della corte grande.
N. 26. Nel corridore che serviva d’ingresso alli seguenti luoghi teranei: fenestre n. 4 con ferriata; suolo di cotto logoro; travotti e tavole sopra a ciel scoperto.
N. 27. Stanza in angolo di mezzodi: due fenestre con quattro cancani; soglia, e capello di vivo, e ferrata a rebeschi; travotti e tavole sopra a ciel scoperto, logoro.
N. 28. Altro luogo successivo: apertura d’uscio, munito di seramento logoro, stipite di vivo, che mette nel curridore al n. 26; suolo di terrazzo, e plafone in calce dirocante; scalla di tavolle ad un’andatta, che mette ad una camera superiore; camera superiore con caminetto di vivo a pezzi; due fenestre nude; terazzo logoro; travotti e tavole sopra a ciel scoperto, gramo.
N. 29. Orticello di facciata a ponente: muri di cinta compresi; roja, che passa per mezzo al medesimo, con ponte di cotto, con orticello oltre la roja, con parte di muri di cinta compresi.
N. 30. Altro luogo terreno in seguito: suolo di terazzo logoro; soffitto a plafone in calze logoro; aperture d’uscio n. 2, nude; altra apertura d’uscio, munita di seramento a due ante; stipite di vivo, che mette al curridore al n. 26; scaletta di tavole ad un’andata, che mette alla camera superiore logora e dirocante. Nella superiore: caminetto di cotto; suolo di terrazzo logoro; travotti e tavole al di sopra, a ciel scoperto.
N. 31. Orticello a ponente con muro di cinta a tre lati.
N. 32. Altro luogo terreno in seguito: apertura d’uscio e fenestre nude n. 4; caminetto di vivo; suolo di cotto logoro; travotti e tavole sopra logore; apertura d’uscio logoro, munito di serramento a due ante; stipite di vivo, che mette nel curridore al n. 26; scalla di tavole ad un’andata, che mette alla camera superiore.
Nella camera superiore: due aperture di fenestre nude; suolo di terrazzo logoro; travoti e tavole sopra a ciel scoperto, gramo.
N. 33. Orticello a ponente con muri di cinta in tre latti.
N. 34. Altro luogo successivo; suolo di terrazzo logoro; travotti e tavole sopra logore; apertura d’uscio; stipite di vivo, mette al curidore al n. 26, munito di seramento; scaletta di tavola ad un’andata, che mette ad una camera superiore il tutto gramo.
Nella camera superiore: due fenestre nude; caminetto di vivo in pezzi; suolo di terrazzo; travotti e tavole sopra a ciel scoperto, il tutto logoro.
N. 35. Orticello a ponente del scritto luogo, con ponte di travotti e tavole sopra la roja, che mette in altro orticello, a ponente: muri di cinta fra li stessi ed a tramontana compreso. Orticello oltre la roja, con muro di cinta a tramontana promiscuo, e fossa a ponente lasciata.
N. 36. Altro luogo terreno successivo: apertura d’uscio, di due fenestre nude; apertura d’uscio, stipite di vivo, munito di seramento logoro, va al curridore al n. 26, a due ante; suolo di cotto logoro; travotti e tavolle sopra logore; scalla ad un’andata, che mette alla camera superiore grama.
Nella camera superiore: due fenestre nude, caminetto di vivo in pezzi; suolo di terazzo; travotti e tavole sopra, a ciel scoperto, il tutto dirocate.
N. 37. Orticello a ponente: muri di cinta a tre lati, logori.
N. 38. Nella stanza successiva ‹apertura› d’uscio, con stipite di vivo, munito di seramento a due ante, logoro; fenestra con soglia e capello stipite di vivo, e ferrata; suolo di ghiarone; travoti e tavole sopra, logoro il tutto.
N. 39. Altro luogo successivo: fenestra simile alla descritta; suolo di terra; travotti e tavole sopra logore.
Camera sopra li n. 38 e 39: suolo delle sottoposte tavole, travotti, e tavole sopra, a ciel scoperto; due fenestre con ferrate.
Segue altro fabbricato a tramontana della corte grande rimasto dall’incendio.
N. 40. Primo luogo terreno in angolo di ponente: un’apertura d’uscio, e quattro fenestre nude; due fenestre a mezzodi con ferrate, e suolo di terrazo a ciel scoperto, logoro; apertura d’uscio, munito di seramento, che mette nell’andietto descritto al n. 26.
N. 41. Altro luogo successivo: apertura d’uscio nuda: travotti, e tavole in due piani al di sopra, a ciel scoperto, grami; suolo di semplice terra. Non si fa alcuna descrizione ne’ luoghi superiori alli n. 26, 27, 28, 30, 32, 34, 36, 38, 39, 40 e 41, mentre esiste che li soli muri scoperti.
Segue la descrizione di fabbricato rimasto dall’incendio, situato in angolo di ponente e tramontana, ora ad uso di cantina, stalle, grannari picole celle e la libraria, come segue.
N. 42. Apertura d’uscio, munito di seramento, che mette al portichetto d’ingresso della cantina; stalla e scalla per ascendere superiormente; selciato di cogoli; travotti, e tavole superiori.
N. 43. Altra apertura d’uscio a due ante, che mette nella cantina, munito di seramento; fenestra; stipite di vivo con ferrata; altra picola fenestrella con ferrata; siolo di semplice terra.
N. 44. Segue altro luogo sucessivo ad uso di stalla: apertura d’uscio, munito di seramento a due ante; selciato di cogoli; somero; travotti, ed asse superiore; picola collona di cotto a rinforzo del somero; apertura d’uscio, che va sopra la roja, munito di serramento.
N. 45. Nella corticella: piccolo copertino al di fuori ad un piovente, con opportuno legname logoro, sostenuto da una collona di vivo, ed altra di cotto. Scalla di tavole ad un’andata, che mette agl’infrascritti superiori, chiusa al piede ad un’anta ‹in› opera.
Segue la descrizione de’ superiori.
Sollaro sopra la stalla al n. 44: due fenestre con ferrate; suolo di cotto; cielo con travotti e tavole.
Altro sollaro sopra li n. 42 e 43: fenestre inferate n. 3; suolo di cotto; cielo con travotti e tavole.
In secondo piano, sopra li n. 42 e 43: tramezzè in calce, che rinserano n. 3 picole cellette; fenestre nude n. 4, suolo parte di tavole e parte di cotto logoro; sito della latrina con travotto per treso; cielo a tetto in un piovente, formato di coppi; tavelle, ed opportuno legname. In secondo piano. Sopra la stalla al n. 44, era un tempo ad uso di libreria; suolo di terazzo; soffitto a plafone in calce; due fenestre a levante con tellaro vetri logori e ferriata; altre due fenestre a ponente con soglia, e capello vivo, con semplici scuri e gelosia in opera; porta d’ingresso, munita d’opportuno seramento in opera, a due ante; sopra la descritta stanza vi è sollaro morto a tetto, formato di coppi con sotto tavelle ed opportuni legnami.
A. Sito del scalone di vivo, a tre rami, che mette alli appartamenti superiori del locale incendiato: teggia fatta a rebeschi di ferro, con gradini in pietra di montagna n. 44; lato con siolo pure di vivo fra li rami: il tutto sostenuto da muro; aperture di fenestre nude n. 5; porte n. 2 al sito delle scalle nude; uscio, ora chiuso da muro, con stipite di vivo, che mette in un passalizio, che serve di comunicazione col borgo di S. Maria; fenestra a mezza luna sopra, con sua feriata.
B. Ingresso che mette in borgo di Santa Maria: apertura d’uscio sopra il borgo, munito di seramento in opera; muri di cinta compresi.
N. 46. Porta d’ingresso, che mette alla contrada detta di S. Pietro Martire, munita di opportuno serramento in opera, con ferrata sopra alla fenestra; sottoportico d’ingresso alla corticella ed orto a tramontana; selciato di cogoli; cielo sopra a volto di cotto; apertura nuda verso la corte.
Sopra il descritto portico evi muroa della chiesa ed a tramontana del medesimo evi una casetta venduta dal regio demanio al signor Zucco.
N. 47. Corte rustica col suolo di pura terra, con orticello a tramontana: muro di cinta a tramontana in confin Zucchi, promiscuo; in seguito, muro di edificio con stilicidio e fenestre in servitù passiva n. 3, munite con sue ferrate; a levante muro di edificio fu demaniale con stilicidio e due fenestre in servitù passiva munite con due ferrate; altre due fenestre in servitù passiva della casetta sotto il coro, fu di ragione del demanio, munite con sue ferrate; muretto di terrapieno con una siepe sopra di legni vivi, serve di cinta fra la corte ed orticello.
Qual locale con corti, orticelli uniti in un sol corpo, vi fa coerenza a levante casetta di ragione delli signori Zucco, acquistata dal r. demanio, mediante muro di edificio con stilicidio e fenestre in servitú passiva, munite con sue ferrate compite, e parte per salto con la contrada detta di San Pietro Martire, mediante la porta d’ingresso compresa, parte per salto con muro di edificio della chiesa lasciato e per salto con la piazzetta della chiesa, mediante muro di cinta compreso ed in parte per salto con case di ragione delli signori eredi Scrigni, mediante muro di edificio con stilicidio e fenestre in servitù passiva, munite con sue ferrate compite. A mezzodì piazzetta pubblica mediante la porta d’ingresso compresa, che mette alla corte grande e parte per salto con case del sig. Pilosio mediante muri di edificio lasciati e poca parte per salto col borgo di Santa Maria; a ponente la roia pubblica, mediante muri di cinta compresi, a salto in parte con il sedime, case ed orto delli fratelli Cantoni, acquistata dal regio demanio, mediante muri di cinta compresi con fossa al di là lasciata e per salto in parte con casa delli signori Zucco a muro di edificio; ed a tramontana, per quanto porta l’orto de’ sigg. Zucchi, a muro di cinta comune divisorio, per salto parte con fabbriche delli stessi a muro di edificio, parte con la corte, mediante muro di cinta comune divisorio e parte con la casa delli stessi, mediante muro di edificio con stilicidio e fenestre in servitú passiva, munite con sue ferrate compite a salto parte con muro di edificio promiscuo al sotto portico d’ingresso.
Avvertenze
Trattandosi che questa proprietà è inafittata, l’epoca del possesso verrà stabilita dal demanio. Sotto il coro della chiesa questo locale ha il suo ingresso e regresso da carro, che mette nella corticella descritta al n. 47.
Sarà tenuto l’acquirente di far traslattare la suddetta proprietà alla propria dita ne’ registri censuari e della comune a sgravio del regio demanio.
I serramenti delle porte ed usci, che hanno comunicazione con la chiesa, saranno fatti otturare e chiudere da muro a spese dell’acquirente.
Giudizio di stima
Il valor capitale di questo locale, corti ed orticelli, come sopra descritto e coerenziato, calcolato il valore de’ materiali ed area e dal valor totale fatta la sottrazione del capitale corrispondente di denari 21 ventiuno per ogni scudo milanese di valor reale, a titolo dell’imposta prediale, a tenore de’ reali decretti e sulle norme citate in principio di questa relazione,avuto ad ogni cosa il debito riguardo e ritenute le infrascritte avvertenze come parte integrante il presente giudizio stimatorio, mi è risultato il sopradescritto locale in via di vendita assoluta la somma capitale come della qui minuta unita di italiane lire diconsi 16912,862.
Diconsi italiane lire sedicimillenovecentododici, e millesimi ottocentosessantadue.
Udine, 21 aprile 1810
Giuseppe Clocchiati perito ingegnere demaniale nel Passariano
(A.S.U., C.A. I, 718, alleg. all’istr. del 17 dic. 1811 del not. Antonio Lorio; pianta in B.C.U., F. p., ms. 1310/29).
a ms moro
1376 - Convento dei Cappuccini
Descrizione e stima del locale de Capucini con chiesa, orti e fondi annessi, il tutto situato in commune di Udine, nella contrada denominata de Capucini, marcato col civico n. *** distretto della Torre, dipartimento del Passareano, di provenienza del sopresso convento de pp. Cappucini, previa l’ispezione peritale seguita nel luogo li 28 nov. 1820 e susseguenti, venne questo stimato da me sottoscritto perito demaniale sulla base del regolamento 20 marzo 1820 e decretto 27 maggio 1809, e ciò in adempimento della delegazione conferitami dalla direzione demaniale del Passareano con sua ordinanza 8 nov. 1820 n. 6123 conseguente all’optazione fata e vendita approvata, consistente il medemo locale distintamente come segue.
N. 1 Piccola piazzetta all’ingresso di questo locale con cattaratta ferro, due muretti laterali che servono di cinta a questa piacetta, suolo parte di terra e parte salizato di vivo, muro di cinta, che rinserra questa piazzetta parte compreso e parte lasciato. Lozetta all’ingresso del locale con tetto sopra di coppi in tavellado, sostenuta da collona di vivo, suolo sotto di cotto gramo, appertura d’uscio munita di suo seramento in opera, che mette
N. 2 nel sottoportico in confin della chiesa ed a mezzodì dell’orto, suolo di cotto gramo, cielo a tetto di coppi con sottoposte tavole, sostenuto da n. 6 collone di cotto, appertura d’uscio con seramento, che mette
N. 3 in un piccolo andietto che serve d’ingresso nel locale, suolo di cotto, cielo di travi e tavole, appertura d’uscio nuda, appertura d’uscio con suo seramento gramo che mette
N. 4 in una stanza, suolo di tavole, cielo di travotti e tavole, due fenestre con ferrate e ramate grame, camin in muro.
N. 5 Sottoportici in quattro lati, che rinserano la corte e servono di disimpegno alle infrascritte stanze, suolo di cotto gramo, cielo e tetto di coppi con sottoposto tavole sostenute da quattro collone di cotto e n. 14 di legno;cisterna in mezzo la corte con sua morena sopra di vivo circolare ad un pezzo, tetto sopra di coppi sostenuta da due coltone di cotto, suolo della corte di vivo gramo e cattivo; muretti in circondario de portici in parapetto, seramento all’uscio che mette in un piccolo camerino contiguo al coro della chiesa, con entro un armaro in muro gramo, fenestra con soglio a capello vivo, ferrata e ramata, siolo di cotto e cielo di travotti e tavole; appertura d’uscio con suo seramento in opera all’uscio, che mette nell’orto, altro seramento nell’uscio che mette
N. 6 in una stanza annessa al n. 4, suolo di cotto, cielo di travotti e tavole, due fenestre con ferrate e ramate, vetri grame, camin in muro, latrina con suo sentare e seramento.
N. 7 Nella stanza seguente appertura d’uscio con suo seramento in opera a due ante, siolo di cotto, cielo di travotti e tavole, fenestra con capello di vivo, ferrata e ramata.
N. 8 Nella stanza del lavatoio seramento all’uscio d’ingresso, suolo di cotto gramo, cielo di travotti e tavole, tre urne di vivo, fornello per il bugato, seramento all’uscio che mette in un piccolo camerino annesso, suolo di tavole gramo nel medemo, cielo di travotti e tavole e fenestra nuda, altro seramento all’uscio che mette in altra stanza, due fenestre a levante con ferrate e scuri interni grami.
N. 9 Seramento all’uscio, che dalli sotto portici al n. 5 si passa nel medemo, suolo di cotto gramo, cielo di travotti e tavole, altro seramento a due ante all’uscio, che mette nella corte.
N. 10 Piccolo andieto, che serve di disimpegno alle stanze antescritte e da descriversi, seramento all’uscio che mette in corte gramo, altro seramento che mette in un ripostiglio oscuro, altra apertura d’uscio nudo, che mette nella stanza da descriversi in seguito, selciato di rizzo in detto andietto, cielo di travotti e tavole.
N. 11 Nella stanza della legnera suolo di semplice terra, cielo di travotti e tavole gramo, fenestra con ferrata, seramento gramo all’uscio, fenestra nuda.
N. 12 Nel porticate suolo di cotto gramo, cielo di travotti e tavole, tre fenestre con ferrate, stalla d’asse ad una andata, che mette ne’ superiori. Apertura d’uscio con suo serramento in opera a due ante, che mette
N. 13 nella cantina, suolo di semplice terra, cielo di travotti e tavole, fenestra con ferrata e scuro interno gramo.
N. 14 Nella stanza del laboratoio medicinale contiguo alla descritta cantina seramento all’uscio, suolo di cotto, cielo di travotti e tavole, fenestre n. 2 con ferrate ramate e reti ferro.
N. 15 Piccolo corridore che serve di disimpegno alle n. 3 stanze da descriversi, suolo di cotto, cielo di travotti e tavole, piccolo lavandino in muro, tre fenestre con ferrate, appertura d’uscio con suo seramento in opera a due ante, che mette
N. 16 nella stanza in un angolo di levante e mezzodì, suolo di cotto, cielo di travotti e tavole, fenestra con ferrata e telari per la ramata, altra fenestra sopra l’apertura dell’uscio, con ferrata.
N. 17 Nella stanza seguente, seramento a due ante in opera nell’uscio, suolo di cotto gramo, cielo di travotti e tavole, due fenestre con ferrate e riquadri per le ramate.
N. 18 Nella stanza seguente, due fenestre con ferrate e telari per le ramate, suolo di cotto, cielo di travotti e tavole, due seramenti agl’uscii.
N. 19 Nella cucina contigua al n. 9 scala camin ad uso con nappa e lavino sotto di gramo con casseloni, fenestrella con ramata, altre due fenestre con ferrate e ramate vecchie, lavandino vivo gramo, piccolo forno con cielo e suolo di cotto, bocca di vivo, armaretti in muro, due seramenti agl’uscii, suolo di cotto gramo e di nessun utile; cielo di travotti e tavole, apertura d’uscio con suo seramento in opera, che mette in piccolo salvarobba, entro il quale evvi fenestra con ferrata, ramata, e rete ferro, suolo di cotto, cielo di travotti e tavole.
N. 20 Nell’altra cucina, camin ad uso con cappa grande, due fenestre con ferrate e ramate, seramento a tre piccole aperture, siolo de cotto gramo, cielo di travotti e tavole, fenestra con ferrata e ramata; armaro in muro di tavole con suoi seramenti, seramento all’uscio, che mette all’andito di mezzodì, altro seramento all’uscio che mette
N. 21 nell’andietto, che serve di disimpegno, all’infrascritti locali, suolo di cotto gramo, cielo di travotti e tavole, aperture d’uscio in stipite con suo seramento in opera che mette nell’orto, altro seramento all’uscio che mette nel ripostiglio sotto la scala, scala di pezzi vivo a due andate, che mette ne’ superiori, fenestra, che dà lume alla stessa, con ferrata, cielo a tetto sopra di coppi; altro serameto all’uscio, che mette
N. 22 nella spazzacucina, suolo di cotto gramo, cielo di travotti e tavole, lavandino vivo sfeso e rotto, fenestra con ferrata a rete ferro, seramento all’uscio che mette
N. 23 nella seguente stanza, suolo di cotto gramo, cielo di travotti e tavole, fenestra con ferrata e rete ferro, altro seramento all’uscio in opera, che mette nell’andito a tramontana, altro seramento all’uscio in opera, che mette
N. 24 nell’andietto, che serve di disimpegno alle due seguenti stanze, suolo di gramo, cielo di travotti e tavole, due fenestre con ferrate in stipite vivo, seramento all’uscio in opera che mette
N. 25 nella stanza ad uso di salvarobba, suolo di semplice terra, cielo di travotti e tavole, fenestra nuda ed altra con rete ferro.
N. 26 In altro salvarobba seguente, appertura d’uscio in stipite vivo, con suo seramento in opera, suolo di cotto, cielo di travotti e tavole, appertura di fenestra nuda ed altra rete ferro.
N. 27 Nell’andito a tramontana delli due descritti salvarobba, suolo di cotto gramo, cielo a tetto di coppi, con sotto posto tavole, due fenestre con ferrate e tellari in riquadro per le ramate, fenestra nuda, seramento all’uscio, che mette all’orto gramo.
N. 28 Nell’andietto, che serve di disimpegno alla cucina descritta al n. 20 orto, corte e reffettorio, suolo di vivo, cielo di travotti e tavole, lavandino vivo, con lavabo sopra vivo, seramento all’uscio a due ante in opera, che mette nelli sottoportici al n. 5. Altro seramento all’uscio a due ante in opera, che mette nell’orto, con ferrata e ramata sopra, altro seramento all’uscio a due ante che mette
N. 29 nel reffettorio, suolo parte di sempliceterra e parte di cotto, cielo di travotti e tavole, fenestre n. 5 con ferrata e telari per le ramate, altro seramento all’uscio in opera che mette
N. 30 nella dispensa, suolo di cotto gramo, cielo a tetto di coppi in tavellato, lavandino vivo in muro, fenestra con ferrata e telaro per la ramata, altre due piccole fenestrelle con ferrate e ramate, armaro fermo in muro di tavole con suoi seramenti, seramento all’uscio che mette alla scala, scala di vivo per discendere
N. 31 nella cantina sotto terra, suolo di cotto gramo, cielo a volto di cotto, fenestra con ferrata.
N. 32 Nel piccolo andietto, che serve di disimpegno al corro, andito e scala, seramento all’uscio, che mette in un piccolo ripostiglio fra li portici e coro, suolo di tavole gramo nel medemo, cielo di travotti e tavole, fenestra con ferrata. Seramento all’uscio che mette al coro. Scala a due andate di pezzi vivo, che mette ne superiori, fenestra che dà lume alla stessa con ferrata e capello vivo.
Ne’ superiori: nel corridore sopra il n. 32 pure di tavole che lo rinserra con seramento all’uscio a due ante, armaro in muro di tavole con suoi seramenti in opera, suolo di cotto, due fenestre con rete ferro, cielo a tetto di coppi intavellato, altra fenestra con tellaro per la ramata.
Nell’ala del fabricato a levante.
Corridore che serve di disimpegno a n. 6 celette sopra li n. 4. 6. 7. 8, tre fenestre con scuri grami al di fuori e telari per le ramate interne, suolo, tanto del corridore che delle celette, di cotto gramo e parte di vivo, cielo a tetto di coppi con sotto posto tavelle e sua opportuna armatura legno in opera, seramento a restello contiguo alla scalla.
Nella prima celletta a mezzodì, seramento all’uscio ad un’anta, soffitto ossia cielo sopra di tavole gramo, piccola fenestra con tellaro per la ramata in carta.
Altre n. 5 cellette seguenti, in tutto e per tutto simili all’antedescritta.
Nella porzione di fabbricato verso tramontana fra li orti e corte, corridore che serve di disimpegno a n. 16 celle tutte esistenti sopra li n. 8. 9. 19. 20 usque 26, fenestre nel lato di tramontana, e ponente n. 6 con scurazzi grami e tellari interni per le ramate, suolo di cotto gramo e parte di vivo, cielo a tetto di coppi intavellato con suo opportuno legname in opera, seramento all’uscio che mette al sito delle latrine, sopra il n. 10, suolo di cotto gramo, cielo a tetto di coppi intavellado, sentar delle latrine e suo pare di tavole fra le stesse; altro seramento all’uscio, che mette in un ripostiglio sopra la cucina, appertura d’uscio nuda che mette alla scala. Nella prima celetta verso levante, suolo di cotto, cielo ossia soffitto di tavole gramo, fenestrella con tellaro per la ramata e seramento all’uscio d’ingresso. Altre n. 15 cellette, in tutto e per tutto simile all’antedescritto.
Nell’ala del fabbricato verso ponente sopra il reffettorio al n. 29 ed andito al n. 28.
Corridore che serve di disimpegno a n. 4 cellette e biblioteca, suolo di cotto e parte di vivo, cielo a tetto di coppi intavellato, con suo opportuno legname in opera, due fenestre a levante con scuri al di fuori grami e telari interni per le ramate, seramento all’uscio che mette nella celletta verso i monti, suolo di cotto gramo, cielo ossia soffitto di tavole, fenestrella con telari in riquadro per le ramate.
Altre n. 3 cellette in tutto simili.
Appertura d’uscio con suo seramento in opera a due ante, che mette.
Nella biblioteca suolo di cotto, cielo o soffitto di tavole, fenestre n. 3 con scuri grami e telari per le ramate.
Nella porzione di fabbricato verso tramontana fra li orti corridore che serve di disimpegno a n. 10 cellette e piccola capelletta, il tutto sopra posto alli n. 11 , 12, 13 e 14; suolo di cotto, cielo a tetto di coppi intavellato, con suo opportuno legname in opera, tre fenestre in riquadro per le ramate.
Cellette n. 5 a levante con suolo di cotto per cadauna, cielo ossia soffitto di tavole, fenestra con tellaretto per la ramata, e seramento all’uscio per cadauna. Seramento all’uscio che mette al sito delle latrine, suolo di cotto gramo, cielo ossia soffitto di tavole, fenestra con tellaro per la ramata, sentar delle latrine con pare di tavole framezzo, seramento all’uscio, che mette in un piccolo retré.
N. 3 cellette verso ponente con seramento, fenestra, suolo e soffitto in tutto simili all’antedescritte.
Appertura d’uscio con suo seramento in opera a due ante, che mette nella piccola capelletta cinque fenestrelle con ramate vetri, due reti ferro, suolo di cotto, soffitto e plaffone in calze, piccolo armaretto in muro con suo seramento.
Appertura d’uscio con suo seramento in opera a due ante, che mette nella speciaria suolo di cotto gramo, cielo ossia soffitto di tavole, fenestra con scuro gramo e tellaro per la ramata.
Nella porzione di fabbrica in seguito corridore che serve di disimpegno a n. 5 celle e scala, il tutto sopra li n. 15 usque 18 inclusive, fenestre n. 3 con suoi seramenti grami, suolo di cotto, cielo a tetto di coppi con sotto posto tavelle ed opportuna armatura legno, seramento all’uscio che mette alla scala, altro seramento all’uscio che mette nella cella seguente, suolo di cotto, soffitto di tavole, fenestre con scuro e tellaro interno per le ramate.
Altre n. 3 celle verso ponente, in tutto e per tutto simili.
Nell’ultima cella verso ponente, suolo di cotto, cielo di travotti e tavole, seramento all’uscio, due fenestre con scuri a due ante e tellari interni per le ramate.
N. 33 Nel coro drio la chiesa, suolo di tavole, soffitto a volto di cotto, due fenestre con ferrate e ramate vetri e rete ferro ad una, sera-mento all’uscio a due ante in opera che mette
N. 34 nella chiesa suolo di cotto, cielo a tetto di coppi con sotto posto tavelle e sua opportuna armatura legno. Per quanto porta all’altar maggiore, evvi soffitto a plaffone in calze, due fenestre laterali al corretto, con sue ramate vetri e griglie a maglia. Fenestre in essa chiesa a mezzo circolo n. 5 ed altra a circolo, tutte con ramata vetri; altre n. 2 fenestre con ferrate e ramate vetri con reti ferro, altre n. 2 in tutto simili in stipite di vivo, appertura d’uscio d’ingresso in stipite vivo con suo seramento in opera a due ante. Appertura d’uscio laterale in stipite di vivo con suo seramento in opera, che mette sopra la piazzetta al n. 1. Tre seramenti di liste di tavole avanti li altari, suolo di cotto alla prima capella, soffitto a plaffone in calze sopra, seramento all’uscio, che mette in un piccolo sito fra le capelle, suolo di tavole nel medemo gramo, tre fenestre con ramate e ferrata ad una di esse, cielo a tetto di coppi intavellato; altro seramento all’uscio, che mette nell’altra cappelletta, suolo di cotto nella stessa, soffitto a plaffone in calze, altro seramento all’uscio, che mette in una stanza annessa. Suolo di tavole nella stessa, cielo a tetto di coppi, piccolo armaretto in muro, fenestrella con ramata, seramento all’uscio, che mette in altro piccolo andieto, suolo di cotto nel medemo, cielo a tetto di coppi, due fenestre con ferrate e ramate grame, seramento all’uscio che mette nell’orto, armaretto in muro con suo seramento.
N. 35 Nel corretto: seramento all’uscio, che corrisponde all’antedescritta stanza, suolo di tavole, soffitto di tavole, fenestre con ferrata ramata e rete ferro; sotto il tetto, quale è di coppi intavellato, seramento all’uscio in opera, che mette nel corridore della sagrestia.
N. 36 Nel corridore, suolo di cotto, cielo a tetto di coppi, fenestra con ferrata e ramata, tre armaretti in muro, lavandino vivo con sua urna sopra pure di vivo, piccola fenestrella con ferrata, seramento all’uscio, che mette in un piccolo ripostiglio, nel quale evvi una fenestra con ferrata. Altro seramento all’uscio che mette al coro antedescritto, appertura d’uscio con suo seramento in opera a due ante che mette
N. 37 nella sagrestia Suolo di tavole, cielo a plaffone in calze, fenestra in stipite vivo con ferrata ramata e rete ferro, altra fenestra con ferrata ramata e rete ferro.
Nelli orti di mezzodì.
N. 38 Nel piccolo orticello bottanico rinserato da piccolo muretto in tre lati: seramento all’uscio di restello ferro.
Nell’orto a lato di mezzodì
N. 39 Fabbrichetta ad uso di legnera, seramento all’uscio, che mette in un piccolo camerino, suolo di cotto gramo, cielo di travotti e tavole, altro seramento all’uscio che mette nella stala, suolo di semplice terra, cielo di travotti e tavole, greppie grame di tavole.
Ne’ superiori
Due seramenti agl’uscii, cielo a tetto di coppi con sotto posta tavole
N. 40 L’orto a mezzodi ad uso di erbaggi ortalicii e rinserato da muri con cloacca ossia cisterna quadrata con muro in circondario gramo in esso, seramento all’uscio, che mette
N. 41 nel piccolo orticello ossia giardinetto di fiori. Nel giardinetto muro in tre lati che rinserra il medemo, piccola anconnetta con cielo a tetto di coppi, sostenuto da due collone di vivo, muretti in esso per riporre li vasi; cisterna in mezzo, con sua morena sopra circolare di muro, piccolo stanzino per riporre li fiori l’inverno con suolo gramo di tavole, cielo a tetto di coppi, seramento all’uscio in opera.
N. 42 Nell’orto a tramontana del locale parte ad uso d’erbaggi ortalicii e parte a fieno con piccolo boschetto di legno dolce. Porta d’ingresso de carri con suo seramento in opera a due ante con tetto sopra di coppi, due anconette con cielo a tetto di coppi sostenuto da muro, seramento all’uscio nel muro divisorio tra un orto e l’altro. Staloto per i porzini, ossia polaio in angolo di mezzodi dell’orto con seramento all’uscio e ferrata alla fenestrella, suolo di cotto, cielo a tetto di coppi. Li su-detti orti sono rinserrati da muro e sono in tutto della quantità di c 3 1/4 p 93 corrispondenti a pertiche milanesi n. 16.15.3.8.
Qual locale con corte, chiesa ed orti annessi in un sol corpo vi fa coerenza a levante parte il signor Giusto Garzolini mediante muro di cinta promiscuo divisorio, e parte il Signor Francesco e sorelle del fu Allessandro Rota a muro di cinta promiscuo divisorio, e parte di edificio lasiato a mezzodi il borgo denominato dei capuccini mediante muro di cinta compreso, a ponente calle pubblica mediante muro di cinta compreso ed a tramontana parte detta calle mediante muro di cinta compreso e parte per salto strada pubblica, che gira attorno le pubbliche mura mediante muro di cinta compreso.
Avvertenze
I Il possesso a favore dell’aquirente di questo locale sarà stabilito dal demanio.
II Sarà tenuto l’aquirente di far traslatare alla propria dita ne’ registri censuari la sudetta proprietà, onde resti sgravato il reggio demanio delle corrispondenti imposte.
III La sopra esposta perticazione, ossia minuta delli suddetti orti, si è espressa soltanto per dare un’idea della sua estensione, cosicché se da una rigorosa misura emergessero delle differenze, il capitale e valor della stessa dovrà nonostante rimaner intangibile, giacché l’alienazione delli orti si ritiene fatta a corpo, non a misura.
Giudicio di stima.
Il valor capitale di questo locale, chiesa ed orti come sopra descritto e correnziato, calcolato il valore de materiali ed area sopra il locale, e per li orti sull’affitto costituito è del valore totale fatta la sottrazione del capitale corrispondente di denari 21 per ogni scudo millanese di valor reale a titolo d’imposta pradiale a tenor de reali decretti, e sulle norme cittate in principio di questa relazione, avuto ad ogni cosa il debito riguardo e ritenute le infrascritte avvertenze come parte integrante il presente giudicio estimatorio, mi è risultato il sopra-descritto locale in via di vendita assoluta la somma capitale, come dalla qui unita minuta di stima di italiane L 7237,378
Udine, li 4 dicembre 1820
Giuseppe Clocchiati perito.
(A.S.U., N., Antonio Lorio, 10423, 420; B.C.U., F. p., ms. 1310).
1508 - Convento dei pp. Serviti di S. Maria delle Grazie
Relazione di stima dell’ex convento delli pp. Serviti alle Grazie di ragione della sign. Maria Gitareau ved. Vial formata dal sottoscritto ingegnere in esecuzione d’ossequiata ordinanza municipale n. 3732 - 16 sett. 1823. Il locale alle Grazie fu convento delli pp. Serviti situato in questa r. città di Udine nel borgo di Pracchiuso marcato al civico n. 1508 ed in mappa censuaria alla lettera 2 e ora di proprietà della sign. Maria Gitareau ved. Vial da lei acquistato dal r. demanio con istrumento n. 474, 14 ottobre 1811, atti sig. Antonio Lorio di Udine. Egli è parte destinato ad uso d’abitazione, parte inabitato e parte affittato a diversi inquilini con locazioni verbali di cui non è facile il precisare le deduzioni e le scadenze. La quantità censuaria del fondo, compresi cortivi ed orti è di pertiche 13.678 coll’estimo di L 3896,41.
Descrizione
Tutto il locale generalmente consiste in una corticella lastricata di pietra viva con cisterna nel mezzo, altra corte rustica a levante della detta, tre ale di fabbricato una da levante a ponente, la seconda dall’estremità verso ponente della prima si dirige in senso ortogonale alla medesima verso tramontana e la terza è nella stessa direzione, ma parte dalla medietà della prima e separa le due corti e finalmente due orti, uno grande a mezzodi di tutto il fabbricato e l’altro piccolo a ponente. A questo locale fa coerenza a levante fondo di diversi particolari, a mezzodi orto delli conti Caiselli, a ponente pubblica roggia denominata di Palma ed oltre pubblico giardino, a tramontana parte chiesa delle Grazie e parte alcune case del borgo di Pracchiuso.
Prima corticella
1. Un portoncino ad arco, ornato con pilastri dorici e relativa trabeazione di pietra piacentina posto a lato della chiesa della B. V. delle Grazie, dà ingresso ad un piccolo atrio di cui il pavimento è di tavelle in buon stato, le pareti e il soffitto stabiliti.
2. Dall’atrio piegando a destra si passa sotto li portici che sono d’intorno la corte a tre lati (poiché quelli al lato di tramontana sono di ragione della ven.da chiesa delle Grazie) il piano dei quali è di tavelle, ma tutte infrante. Li portici sono sostenuti da archi circolari a sesto acuto sopra colonne di pietra viva e pilastri agli angoli con basi e capitelli separati dal fusto il quale è d’un solo pezzo, tutto sopra basamento di muro avente sopra banchina di pietra viva. Le pareti ed il soffitto, che è a volto, sono stabiliti ma logorati e lordi di molte macchie.
3. La corticella che si trova nel mezzo delli detti portici e nella quale si entra per cinque aperture nelli muri che formano il basamento degli archi è tutta lastricata di quadrelli di pietra viva. Nel centro della medesima evvi una cisterna d’acqua perenne col suo anello di pietra a’ un solo pezzo posto sopra basamento ornato di membrature tutto posto sopra un ripiano a cui si ascende per tre gradini.
Seconda corticella
4. L’altra corticella a levante della prima è ad uso rustico e contiene una vasca di forma parallelepipeda presso le case del borgo di Pracchiuso per gli scoli delle stesse ed altra vasca ad uso di conservar calce.
Ala di fabbricato a ponente della prima corticella.
Pian terreno.
5. Entrando nel sottoportico annesso all’atrio descritto di sopra si ha a destra da bel principio uno stanzino ad uso bottega di calzolaio. Il suo pavimento è di tavelle, il soffitto di travi e tavole, le pareti stabilite e tutto affumicato. La sua porta ha gli stipiti, la soglia, il riquadro e cornicetta tutto di pietra piacentina. Sopra il detto, fra il pian terreno e primo piano, evvi altro stanzino tutto affumicato e di nessun uso.
6. A ponente del descritto stanzino avi una stanza vuota avente il pavimento di tavole, il soffitto di tavole e travi n. 6 sostenuti da altro trave trasversale. Le pareti dipinte e la porta comunicante colla seguente stanza a mezzodi è riquadrata di tavole e l’imposta della stessa è ad una volata semplice con fascie dipinta gialla a cola.
7. Stanza a mezzodi della descritta parimenti vuota, col pavimento di terrazzo con fascia nera all’intorno. Soffitto a guscia con cornicetta stabilita e biancheggiata assieme alle pareti che sono di muro in tutti i quattro lati. Porta simile a quella descritta al n. 5 coll’imposta a due volate doppia e con fascie dipinta gialla a cola. Stuf fa ordinaria colla canna pel fumo nel muro verso ponente alta fin m 2.00 sopra il tetto; due finestre a ponente con ferrata, invetriata a quattro volate di lastre ottagone. Porta di comunicazione colla stanza seguente simile a quella comunicata colla stanza di cui al n. 6.
8. Due stanze in seguito simili tra loro e l’altra ad uso di dormire. Pareti di muro stabilite e biancheggiate. Soffitto sostenuto a due lati da architrave di legno e 4 modiglioni di pietra. Porte d’ingresso colle loro imposte simili a quelle delle stanze descritte, cioè con stipiti, riquadro di pietra piacentina coll’imposta a due volate e quella di comunicazione fra loro simile a quella dell’ultima stanza.
9. Stanza seguente ad uso di dormire. Pavimento di tavelle rotte per la maggior parte; soffitto di tavole meno la porzione accanto la scala che è di travi n. 3. Pareti di muro meno quella a chiudimento della scala, che è di cantinelle. Due finestre a ponente con ferrata di bastoni, invetriata a due volate di lastre quadre. Porta di comunicazione colla stanza seguente a mezzodi coll’imposta di tavoloncino abete ad una volata.
10. Sotto detta stanza evvi una cantina sotterranea, nella quale si discende da una porta comunicante col sottoportico, simile alle altre porte coll’imposta ad una volata doppia e con fascie colla relativa ferramenta per una scala di gradini n. 18, tredici dei quali sono di mattoni posti in coltello e gli altri cinque di pietra. Il pavimento è di terra, il soffitto a volto a due vele.
11. A levante della stanza descritta al n. 9, evvi una scala di legno di gradini n. 13 di ascesa ad un piano intermedio, alla quale si ha l’accesso per la penultima porta del sottoportico e corritoio a ponente della corticella, la quale ha gli stipiti simili a quelli dell’altre porte che sono su quella facciata e di già descritte, e l’imposta ad una volata doppia con fascie e relativa ferramenta.
12. Stanza ad uso di cucina a mezzodi di quella descritta al n. 9, col pavimento di terrazzo greggio in cattivo stato. Soffitto di travi e tavole, parete a mezzodì di tavole biancheggiate, con tre pilastrini di morale a sostegno. Porta nella detta parete coll’imposta ad una volata semplice. Porta a levante che comunica col corritoio, simile all’altra nella stessa linea coll’imposta ad una volata semplice con fascie. Fenestra a ponente con ferrata di bastoni, invetriata per due terzi dell’altezza di lastre ottagone ad una volata e l’altra di lastre rotonde. L’altro terzo dell’altezza è chiuso di tavole. Piano del cammino di mattoni e maschera di decorenti e tavelle sostenuta da morali. Stuffa di pietra piacentina murata a due lati, e nel terzo lato sostenuta da un muretto di mattoni.
13. Stanza da letto in seguito alla descritta col pavimento di tavole e soffitto pure di tavole. Pareti stabilite e biancheggiate. Porta di comunicazione colla stanza seguente coll’imposta semplice ad una volata. Finestra a ponente simile a quella della stanza precedente.
14. Stanza ad uso di cucina all’estremità di quest’ala in angolo di mezzodì e ponente, col pavimento di terrazzo greggio, soffitto di tavole e travi n. 9 con uno trasversale a sostegno dei medesimi; pareti stabilite. Porta verso mezzodi con stipiti e riquadro di pietra di corso in cattivo stato.
Imposta délla medesima doppia a due volate. Due fenestre verso ponente con ferrate di bastoni sporgenti m 0,20. Invetriate a quattro volate di lastre rotonde, reti di filo di ferro logore. Cammino col pavimento di mattoni, la maggior parte infranti. Maschera smaltata e stabilita con riquadro di morali. Porta verso levante cogli stipiti, soglia e riquadro di pietra piacentina. Imposta semplice a due volate colla relativa ferramenta. Finestra sopra la detta porta con stipiti e riquadro di pietra. Invetriata fissa di lastre rotonde coi relativi traversi.
15. Andietto a levante della descritta stanza col pavimento di terrazzo. Soffitto di tavole e travi n.6. Porta a levante, Soglia e due gradini di pietra piacentina, imposta a due volate semplice con fascie e ferramenta relativa.
16. Stanza ad uso di salvarobba a mezzodì dell’andietto. Pavimenti di quadrelli di cotto, pareti e soffitto tutto coperto di tavole. Porta cogli stipiti, soglia e riquadro di pietra piacentina. Imposta semplice a due volate colla relativa ferramenta. Fenestra verso mezzodì con riquadro di pietra piacentina, ferrata sporgente di bastoni, invetriata a due volate di lastre ottagone coi relativi traversi.
Piano intermedio
17. Per la scala descritta al n. 11 si ascende ad un piano intermedio fra il pian terreno ed il primo piano, e consiste questo in tre stanze corrispondenti a quelle descritte alli n. 9, 12, 13, 14, 15, 16, una delle quali è ad uso di dormire, la seconda vuota e la terza ad uso di granaio, a cui si ascende per una scaletta posta nella cucina n. 14. Queste tre stanze hanno il pavimento di terrazzo, il soffitto di tavole e travi, e le pareti stabilite. Sono due porte di comunicazione fra loro coll’imposta semplice ad una volata colla relativa ferramenta. La prima ha due finestre, una a levante e l’altra a ponente con ferrata ed invetriate; quella di mezzo ne ha una a levante e due a ponente simili, e la terza due a mezzodì ed una a ponente.
Primo piano
Il primo piano di quest’ala è diviso in due quartieri che formano l’alloggiamento di due capitani e consistono:
Primo quartiere
18. Scala esterna posta nella prima corte, parte di pietra e parte di legno col pergolo alla sommità pure di legno.
19. Corritoio col pavimento di terrazzo e soffitto stabilito e biancheggiato. Pareti a levante e ponente di muro ed a mezzodì di semplici tavole. Il muro a tramontana e parte di quello a levante è di ragione della chiesa delle Grazie. Porta alla somità della scala avente gli stipiti, soglia e riquadro di pietra, l’imposta doppia a due volate di lastre rotonde colla relativa ferramenta alla tedesca. Due finestre grandi a levante coll’invetriate a quattro volate di lastre rotonde colla relativa ferramenta. Scaffa di pietra sul muro verso ponente.
20. Prima stanza verso mezzodì ad uso di cucina col pavimento di terrazzo logoro. Soffitto e pareti gialle con fascie turchine. Cammino col piano di mattoni, maschera smaltata e riquadrata di morali e tavole. Porta sul corritoio cogli stipiti, soglia, riquadro e cornicetta di pietra piacentina. Imposta semplice a due volate con specchietti dipinta gialla a cola colla relativa ferramenta. Altra porta verso mezzodì coll’imposta semplice ad una volata ferrata con chiodi; due finestre a ponente colla soglia, riquadro e cornicetta di pietra. Imposta a due volate con griglie, invetriata di lastroni a quattro volate colla relativa ferramenta.
21. Stanza da letto a tramontana della descritta. Pavimento di tavole; soffitto di tavole e travi n. 8. Pareti dipinte: fiori con cornice di tavole alla somità. Porta comunicante colla stanza precedente, riquadrata di tavole; imposta semplice ad una volata con tellaio e specchietti di tavole ad uso di portiera tutto dipinto giallo a cola colla ferramenta. Cammino con riquadro di marmo bigio con rimesso di rosso e nero, colla luce chiusa di mattoni. Due finestre a ponente con stipiti, soglia, riquadro e cornicetta di pietra piacentina. Imposte a due volate con griglie fisse e ferramenta analoga. Invetriate di lastroni a quattro volate con l’analoga ferramenta. Nella detta stanza evvi un andietto comunicante col corritoio esterno, una arcova ed un retrait ed una scaletta di ascesa alla soffitta, tutto chiuso da una parete di cantinelle con pilastrini ionici, alta fino al soffitto della stanza e due pareti divisorie semplici e di minore altezza. Pavimento di tavole, pareti di cantinelle stabilite e biancheggiate, soffitti di stucco. Porta dell’andietto coll’imposta semplice ad una volata colla relativa ferramenta. Porta al corritoio simile a quella della stanza precedente. Armadio nel retrait con tre aperture e relative imposte ad una volata, tutto dipinto scuro. Scala di legno a due rami di ascesa ad un stanzino sopra l’arcova ed alla soffitta. Sul ripiano del primo ramo di scala evvi il luogo pei cessi cavato nella grossezza del muro.
22. Sopra l’arcova ed al ripiano del primo ramo di scala evvi uno stanzino ad uso di letto col pavimento di tavole; pareti di cantinelle e tavole, eccetto quella a levante, che è di muro, e soffitto pure di tavole sostenuto da morali. Fenestra a levante con invetriate di lastre rettangoli ad una volata. Alla somità della scala evvi la soffitta dell’ultima stanza descritta e della seguente divisa per una parete di mattoni in coltello. Il pavimento è di terrazzo greggio e logoro.
23. Stanza di studio a tramontana dell’ultima descritta col pavimento di terrazzo. Pareti dipinte con cornice di stucco alla somità. Parete a levante di cantinelle con quattro pilastri corintii, sovraposta trabeazione ed attico. Soffitto pure dipinto; cammino con riquadro di stucco e colla luce chiusa di mattoni. Finestre due con stipiti, soglia, riquadro e cornicetta di pietra piacentina. Imposte a due volate, con griglie parte mobili e parte fisse ed analoga ferramenta. Invetriate a quattro volate di lastroni, munite della conveniente ferramenta. In questa stanza evvi, come nella precedente, un andietto comunicante col corritoio, un’arcova ed un retrait. Li pavimenti sono di terrazzo, eccetto quello dell’arcova, che è di quadrelli di cotto. Li soffitti sono smaltati e lavorati con fascia selicati. Le pareti di cantinelle stabilite e biancheggiate. Armadio nel retrait, simile al descritto di sopra. Porta del detto con portiera di lastroni quattro e ferramenta analoga. Porta mette sotto una vecchia scala non calcolabile coll’imposta semplice ad una volata e ferramenta analoga. Apertura dell’arcova riquadrata di tavole. Porta dell’andietto con portiera come la descritta di sopra. Porta nel detto mette sul corritoio simile a quelle dell’altre due stanze.
Secondo quartiere
Al secondo quartiere si ascende per la scala principale, posta nell’ala a mezzodì e che si descriverà in appresso.
24. Corritoio simile a quello del primo quartiere nel quale si entra per una porta alla somità della scala, riquadrata di tavole coll’imposta ad una volata con ferramenta analoga. Le pareti laterali sono di muro, quella a tramontana è di tavole come si è detto descrivendo l’altro corritoio, e quellmezzodizodí è di cantinelle. Evvi pure una scaffa di pietra, come nell’altro.
25. Prima stanza verso tramontana ad uso di cucina, ed in tutto simile alla cucina dell’altro quartiere, se non che è alquanto piú piccola ed ha di cantinelle anco la parete di mezzodì oltre quella che la separa dalla detta cucina.
26. Stanza ad uso di tinello a mezzodì della descritta, col pavimento di terrazzo, soffitto di travi e tavole, pareti stabilite e dipinte. Porta sul corritoio simile alle altre descritte di sopra. Porta di comunicazione colla stanza seguente coll’imposta semplice ad una volata, con specchietti di tavole munita della conveniente ferramenta, tutto colorito giallo a cola. Due finestre verso ponente con stipiti, soglia, architrave e cornicetta di pietra piacentina. Imposte alle dette a due volate con griglie parte fisse e parte mobili. lnvetriate a quattro volate di lastroni otto per ogni invetriata e munite della relativa ferramenta.
27. Stanza seguente a mezzodì ad uso di dormire, soffitto stabilito e dipinto. Pareti di muro in tutti quattro i lati stabilite e dipinte. Porta d’ingresso comunicante col ripiano della scala principale, ossia col grande corritoio dell’ala a mezzodì con stipiti, soglia, architrave e cornicetta di pietra piacentina. Imposta a due volate semplice con specchietti e relativa ferramenta, tutto colorito scuro. Porta di comunicazione colla stanza seguente coll’imposta semplice ad una volata munita dell’occorrente ferramenta e colorita gialla a cola. Due finestre verso ponente con riquadri, imposte ed invetriate simili a quelle delle sopra descritte.
28. Ultima stanza verso mezzodì divisa in stanza di studio, andietto, arcova e scala. Pavimento di terrazzo, soffitto di travi e tavole, pareti stabilite e biancheggiate. Parete di cantinelle a separazione dell’andietto, arcova e retrait con 4 pilastri ionici, due pareti divisorie pure di cantinelle. Porta dell’andietto comunicante col corritoio esterno simile a quella della stanza ultima descritta, eccettuata l’imposta che è ad una sola volata. Apertura dell’andietto riquadrata di tavole, due porte, scala ed arcova riquadrate di tavole con portiera di lastre ottagone ad una volata. Porta vemezzodizodí mette sopra un pergolo di pietra sostenuto da due modiglioni pure di pietra, con balaustra di ferro, stipiti soglia e riquadro di pietra piacentina, imposta doppia a due volate colla relativa ferramenta. Cammino con riquadro di pietra. Due finestre verso ponente simili in tutto a quelle dell’ultima stanza descritta. Altra finestra verso mezzodì simile. Sopra l’andietto ed arcova evvi uno stanzino da letto a cui si ascende per la scala di legno nominata. Pavimento di tavelle, soffitto di morali e tavole. Parete di tavole a chiudimento della scala. Tre finestre corrispondenti alla stanza da studio con invetriata a una volata di lastre quadre. Finestra verso mezzodi riquadrata di pietra con invetriata a due volate.
Ala di fabbricato di mezzodì delle corticelle.
Pian terreno.
29. All’estremità del portico che è a ponente della prima corticella, si entra direttamente nel sito della scala principale, la quale è di pietra piacentina a due rami col ripiano lastricato di quadrelli di vivo. La porta d’ingresso ha gli stipiti posti sopra zoccolini, basi, soglia, architrave e cornicetta tutto di pietra. Imposta a due volate semplici fascia tutta logora e ferramenta relativa in cattivo stato. Due finestre sul ripiano riquadrate di pietra piacentina con ferrate sporgenti di bastoni e casse vecchie per le invetriate.
30. Sotto il ripiano della descritta scala evvi una cantina sotterranea col pavimento di tavelle e col soffitto a volto ed avente una finestrella verso mezzodì. In questa stanza si entra per una porta riquadrata di pietra comunicante colla cucina che si descriverà in appresso, e vi si discende per tre gradini di pietra compresa la soglia.
31. Sotto il secondo ramo di scala vi sono tre stanzini ad uso di salvarobba colli pavimenti di tavelle, pareti di muro e soffitto a volto. Le porte comunicano colla cucina predetta e sono simili alla descritta avente piú l’imposte che sono semplici a due volate e munite di poca ferramenta. Lo stanzino di mezzo ha inoltre una porta comunicante col sito della scala descritta, colla soglia di pietra, imposta a due volate semplici con fascia e ferramenta analoga; quello piú verso tramontana ha una finestrella verso ponente ed una finestra verso tramontana, la quale è munita di ferrata e rete di filo ferro.
32. Grande stanza ad uso di cucina con cammino sporgente verso mezzodì. Pavimento parte di mattoni e parte di terrazzo, tutto in cattivo stato. Soffitto a volto a due vele con sei lunette ai lati longitudinali: le pareti sono logore ed affumicate. Il piano del cammino è di mattoni, la maggior parte infranti, porzione del quale è elevato con riquadro di pietra viva. La cappa del tubo conduttore del fumo è di mattoni ed è smaltata; ed è sostenuta a tre lati dei muri del cammino ed al terzo lato di cordetta d’abete coperta di tavole. Nella cucina sono due porte, la prima verso levante comunicante con un retrait ed indi con un atrio che si descriverà in seguito; e questa è senza imposta, la seconda verso mezzodì mette nella spazzacucina ed ha l’imposta doppia ad una volata con analoga ferramenta. Due finestre verso mezzodì con ferrate di bastoni ed invetriata a due volate, la prima e la seconda parte fissa e parte mobile dal basso all’alto. Finestra verso levante con una lastra grande per soglia. Fornelli alli muri verso levante e mezzodì sostenuti da pilastrini quattro e volti.
33. Spazzacucina posta a mezzodì della cucina e fuori del fabbricato principale. Pavimento di mattoni, tetto di travi, decorrenti tavelle e coppi. Muri laterali rozzi. Grande scaffa di pietra sostenuta da muretti di mattoni. Porta verso ponente comunica con una corticella avente l’imposta doppia ad una volata con analoga ferramenta. Finestra vemezzodizodí con ferrata di bastoni in buon stato e rete di filo ferro ed invetriata incalcolabili per esser in totale deperimento.
34. Retrait verso la scala secreta a levante della cucina sopra descritta. Pavimento di tavelle e terrazzo in cattivo stato. Pareti e soffitto stabiliti e biancheggiati. Porta verso levante in fuga di quella della cucina con stipiti, soglia, architrave e cornicetta di pietra piacentina ed imposta doppia ad una volata in cattivo stato, ma però munita della conveniente ferramenta.
35. Altro stanzino a mezzodì del descritto ed a cui riferisce la finestra verso levante della cucina e sotto la scala sopranominata, avente il pavimento parte di terrazzo e parte di tavelle in pessimo stato. Pareti come sopra e porta simile coll’imposta però semplice e a due volate colla conveniente ferramenta.
36. Scala secreta mette sul grande corritoio del primo piano di gradini di pietra lavorati. Ripiano a piedi della medesima col pavimento di quadrelli di vivo. Ripiano alla somità di quadrelli di cotto. Porta con riquadro di pietra simile alle due descritte di sopra, ma senza imposta e tre cardini impiombati. Finestra verso mezzodì con riquadro di pietra piacentina. Ferrata alla detta di bastoni e cassa per invetriata. Pareti e soffitto del sito della scala tutto stabilito e biancheggiato.
37. Atrio che dalla prima corte e dalli portici comunica alla scala secreta, alla cucina e stanze annesse al grande refettorio che si descriverà in seguito, ed all’orto grande. Il pavimento è di quadrelli di cotto in buon stato. Muro e soffitto smaltati e biancheggiati, ma però lordi in molti siti. Porta a tramontana con stipiti, soglia, architrave e cornicetta di pietra piacentina, imposta semplice a due volate con fascia in cattivo stato, ma però munita di conveniente ferramenta. Portoncino a mezzodi con stipiti, soglia ed archivolto di pietra piacentina, imposta doppia a due volate in cattivo stato e munita dell’occorrente ferramenta. Due finestre a mezzodì con piano, stipiti ed architrave di pietra piacentina, ferrata di bastoni. Altra finestra sopra il portoncino con ferrata di bastoni invetriata di lastre rotonde a due volate colla relativa ferramenta.
38. Refettorio. A levante del descritto atrio evvi una grande stanza che serviva di refettorio ed ora è vuota. Il suo pavimento è nel mezzo di quadrelli di cotto ed ai lati di tavole. Il soffitto è di legname diviso in ventiuno grandi quadrati a basso rilievo ognuno dei cantieri altri quattro quadrattini il fondo dei quali è di color celeste, essendo tutto il rimanente scuro. I riquadri dei grandi quadrati sono sostenuti ai lati della stanza da modiglioni di pietra. All’intersecazione dei riquadri evvi un fiore rotondo dorato. Le pareti sono stabilite e biancheggiate. Sono vari rilievi di stucco sui muri laterali dei quali si calcolano due soli: uno a mezzodi e l’altro a ponente, essendo gli altri logorati. Porta principale comunicante coll’atrio con soglia, stipiti, zoccoli, architrave e cornice tutto di pietra d’Istria ed ornato di membratura. Imposta di noce a due volate semplice con specchietti cinque per ciascuna volata, munita di conveniente ferramenta. Porta a tramontana con ornamento di legname con imposta semplice ad una volata colla relativa ferramenta. Quattro finestre a mezzodi con ferrata di bastoni, invetriata di lastroni a quattro volate con ferramenta analoga. Ai tre lati verso levante, mezzodi e tramontana è un ordine continuato di panche di noce col sedere sostenuto da 49 modiglioni a terra lavorati a voluta. Il poggio è pure di tavole noce ornato di pilastrini con sovraposta trabeazione della quale però non percorre se non la cornice. Lavatoio sul muro verso ponente a tramontana della porta con scaffa di marmo rosso-bigio sostenuta da due modiglioni a terra lavorati a volata in ambedue le loro estremità. Bacino di marmo simile, sostenuto da modiglioni pure a voluta. Sopra il bacino evvi un ornamento dello stesso marmo lavorato a curve varie avente alla somità una cappa.
39. Stanza da letto a levante della descritta col pavimento di tavole vecchie. Soffitto di tavole e travi, li quali sono sostenuti da un longone trasversale e questo da un pilastrino di mattoni. In questa stanza è formato uno stanzino con pareti di tavole a due lati colla relativa porta munita d’imposta semplice. Due finestre a mezzodi, una nello stanzino e l’altra nella stanza principale riquadrata di pietra, munita di ferrate di bastoni, d’invetriate a due volate con lastre rotonde e di scuretti interni colla relativa ferramenta. Porta a tramontana riquadrata di pietra con imposta semplice ad una volata.
40. Stanza ad uso di cucina a tramontana della descritta. Pavimento di mattoni in disordine. Pareti e soffitto smaltati ma logori. Porta a tramontana riquadrata di pietra, avente l’imposta doppia e a due volate colla relativa ferramenta. Due finestre a tramontana una delle quali ha il piano e l’architrave di pietra. Sono munite di ferrata ed invetriate, una di lastra rettangola e l’altra di lastre rotonde.
41. Forno grande a levante della cucina, avente la canna pel fumo di mattoni e sostenuta da tre modiglioni di pietra.
42. A levante del detto forno evvi un atrio, nel quale si entra per un portone ad arco che riferisce alla seconda corticella. Il detto portone ha gli stipiti di pietra di taffo e l’archivolto di mattoni. L’imposta semplice a due volate colla relativa ferramenta. Il pavimento dell’atrio è di ciottolato, il soffitto di tavole e travi, e le pareti sono greggie.
43. A mezzodì dell’atrio evvi un’area ad uso colonico comunicante coll’atrio stesso e con l’orto grande per due archi in fuga col portone dell’atrio, e simili ed uguali allo stesso. A ponente poi di quest’area avene un altra più piccola, comunicante colla prima per un grande arco. Il pavimento, il soffitto e le pareti sono simili a quelli dell’atrio. L’arco di comunicazione coll’orto è munito d’imposta di stecconi a due volate con ferramenta analoga.
44. A levante dell’area evvi una stanza ad uso di cantina, che comunica coll’area stessa per un portoncino coll’imposta doppia a due volate, ed a mezzodi una finestra con piano ed architrave di pietra e munita di ferrate. Il pavimento è di terrazzo logoro, il soffitto di travi e tavole e le pareti greggie.
45. A tramontana della detta cantina ed a levante dell’atrio evvi altra stanza pure ad uso di cantina simile in tutto alla prima, se non che la porta è più piccola e comunica coll’atrio.
46. A levante della prima cantina evvi il luogo pei cessi delle latrine che discendono dal primo piano e che in questo piano sono affatto chiuse.
47. Esternamente al fabbricato al lato verso tramontana evvi un piccolo sito pei cessi, chiuso di muro e coperto di tavelle e coppi.
Piano intermedio
Fra il pian terreno e il primo piano di quest’ala evvi un piano intermedio riferibilmente però alla sola stanza descritta alli n. 39. 40. 41. 44. 45. come segue.
48. Sopra la stanza descritta al n. 45. Cucina col pavimento di tavelle in ottimo stato, soffitto di travi e tavole, pareti parte stabilite e parte gregge. Il focolaio è di mattoni con riquadro di legno. Maschera del cammino di tavelle sostenuta da morali e la canna del fumo sporge sopra una finestra a tramontana chiusa di muro, avente tuttavia il piano e l’architrave di pietra e munita di ferrata. Altre due finestre simili, una delle quali è a levante, munita d’invetriata e l’altra di sola imposta interna. Due aperture comunicanti colla stanza seguente, una delle quali è chiusa di tavole fisse.
49. Sopra la cantina al n. 44, stanza da letto col pavimento di tavelle, pareti e soffitto come nella cucina. Parete di tavole a formazione d’uno stanzino ad arcova. Due finestre a mezzodi munite di ferrate ed una anco d’invetriata, aventi li piani e gli architravi di pietra. Porta verso ponente coll’imposta doppia ad una volata, pergoletto e scala di legno che ascende dall’area di cui al n. ***.
50. Stanzino sopra il forno ad uso di salvarobba. Pavimento di tavelle, pareti smaltate, soffitto di travi e tavole. Porta comunicante colla cucina di cui al n. *** coll’imposta semplice ad una volata. La scala che ascende dalla detta cucina è mobile. Una finestra col piano e l’architrave di pietra è munita di ferrata di bastoni e d’invetriata. Sono poi due altre finestre che corrispondono coll’atrio ed area di cui alli n.*** le quali sono riquadrate di pietra e munite di ferrate di bastoni, ma però chiuse di mattoni. Sopra la cucina e la stanza da letto descritta alli n. 39. 40. vi sono due cucine, due stanze da letto e due anticamere o sieno siti delle scale, alle quali stanze si discende dal primo piano per due scale di legno secrete.
51. Cucine. Nelle cucine è il pavimento di tavelle, il soffitto di travi e tavole e le pareti stabilite ma logore. In una sola evvi cammino, il piano del quale è di mattoni in coltello, la cappa di tavelle sostenuta da morali. Due luoghi per cessi cavati nella grossezza del muro e chiusi da imposta a una volata. Porte coll’imposte semplici ad una volata dipinte. Due finestre a tramontana, una per ogni stanza colli piani ed architravi di pietra, munite di ferrate di bastoni ed invetriate a due volate una con lastre ottagone e l’altra con lastre rotonde.
52. Anticamera. Pavimento e soffitto come sopra, pareti stabilite e biancheggiate. Scala di legno di n. 13 gradini, chiusa da pareti di tavole. Porta del sottoscala coll’imposte semplici ad una volata con bandelle snodate.
53. Camera a mezzo delle dette stanze. Pavimento di tavelle come sopra, soffitto di travi e tavole, pareti stabilite e biancheggiate. Porte riquadrate di tavole munite di portiera ad una volata con lastre a stecchetta. Finestra a mezzodi riquadrata di pietra munita di ferrate sporgenti e d’invetriata a due volate con lastroni a stecchetta.
Primo piano
54. La scala principale descritta al n. 29 mette ad un lungo corritoio che dà comunicazione a tutte le stanze del primo piano di quest’ala a porzione di quello della prima ala, come si è detto di sopra, ed a quella della terza ala da descriversi. Il pavimento di questo corritoio è di buon terrazzo, le pareti ornate di cornice alla somità, stabilite e biancheggiate insieme col soffitto. Alla somità della scala ad un lato evvi una balaustrata di legname. Due finestroni all’estremità verso levante divisi l’uno dall’altro per un pilastro di piacentina; stipiti, soglie ed architravi pure di piacentina. Invetriate a quattro volate di lastre rotonde colla ferramenta in disordine. Quattro finestre sul lato verso tramontana coi piani ed architravi di pietra piacentina ed uno stipite simile che separa le due finestre prossime fra loro. Invetriata di lastre rotonde a quattro volate, con ferramenta in disordine. Altre quattro finestre allo stesso lato coi piani, stipiti, architravi e cornici di piacentina. Invetriate a quattro volate di lastre rotonde con ferramenta conveniente.
55. Al principio del corritoio e sopra la scala, stanza ad uso di cucina col pavimento parte di tavelle e parte di terrazzo, soffitto e muri stabiliti con cornice alla somità a tre lati della stanza. Piano del cammino rilevato e riquadrato di pietra. Cappa di tavelle sostenuta a tre lati da morali con tavole sopra. Fornelli presso il muro verso ponente. Luogo pei cessi cavato nel muro verso mezzodì, sostenuti da mureti di mattoni. Scaffa di pietra piacentina situata sul muro verso ponente. Luogo pei cessi cavato nel muro verso mezzodì con imposta semplice ad una volata con occhietti. Porta con imposta semplice ad una volata con ferramenta analoga. Finestra sopra la detta porta con ferrata di righetta, invetriata di lastroni a due volate. Altra finestra a tramontana a lato della prima con invetriata a due volate di lastre rotonde. Tre finestroni uniti verso mezzodì, col piano, stipiti, architrave e cornice di pietra piacentina, due hanno l’invetriata a quattro volate e la terza a due sole, essendo in parte chiusa di mattoni, tutta di lastre rotonde.
56. Stanze da letto a levante della cucina, di cui al n. precedente colla quale comunica. Al lato verso tramontana sono formati con pareti di cantinelle un’arcova, un retrait ed un andietto comunicante col grande corritoio per una porta con gradino, soglia, stipiti, architrave e cornice di pietra piacentina; imposta doppia ad una volata con fascie formanti vari specchietti. Il pavimento della stanza è di tavelle, il soffitto e le pareti stabilite. La porta di communicazione colla cucina è riquadrata di tavole coll’imposta semplice, ad una volata dipinta gialla. Le porte dell’arcova, retrait e andietto sono pure riquadrate di tavole, e le ultime due sono munite inoltre di portiera ad una volata con lastre ottagone. Presso il muro verso ponente evvi una stuffa comunicante col cammino della cucina.
Sul muro verso mezzodì evvi una piccola scaffa di pietra, posta in un’apertura nel muro stesso, la quale è munita d’imposta. Finestra verso mezzodì con soglia, stipiti, architrave e cornicetta di piacentina e due modiglioni esterni simili. Imposta a due volate con griglie, parte fisse e parte mobili, invetriata a due volate con lastroni e stuchetta.
57. Stanza seguente a levante pure ad uso di dormire e simile alla precedente in quanto alla disposizione, avente di piú una scaletta di legno dietro l’arcova per ascesa alla soffitta, cosicché l’andietto ed il retrait sono piú lunghi e piú corta la stanza principale; evvi inoltre una finestra di più ed in luogo della scaffa vi è un cammino sul muro verso mezzodì fra le due finestre con coperta di tela dipinta in telaio di legno. La porta di comunicazione colla stanza precedente è riquadrata di tavole e munita di portiera a due volate con lastroni a stecchetta. Li modiglioni esterni delle finestre sono di legno, e le griglie dell’imposte sono tutte fisse, le pareti ed il soffitto dipinti. Nel retrait evvi un armadio sotto la scala con quattro imposte e nell’arcova sono due finestrelle con lastre per lume della scala sudetta.
58. La terza porta sul corritoio, contando dal sito della scala principale, mette alla scala secreta di cui al n. 36 ed è ornata di pietra piacentina ma senza gradino, coll’imposta doppia ad una volata, come le altre due descritte di sopra.
59. Stanza a levante dell’ultima descritta, serve di cucina e per uso di dormire, divisa in cucina, andietto, arcova, retrait, tinello, spazza-cucina e scala di ascessa alla soffitta. Il pavimento di tutte queste stanze è di quadrelli di cotto, eccettuati quelli del tinelletto e spazza-cucina, che sono di tavelle. Tutte le pareti ed i soffitti sono dipinti, fuorché quelli dell’andietto e retrait che sono solamente biancheggiati. Porta nell’andietto sul corritoio, simile alle altre. Le due porte dell’andietto stesso e del retrait comunicanti colla cucina sono riquadrate di tavole e munite di portiere di lastre ottagone ad una volata, e l’apertura dell’arcova è sola riquadrata. Nella cucina sono due finestre verso mezzodì, ornate di pietra piacentina, con due modiglioni per ciascuna sotto il piano. Imposte a due volate in cattivo stato. Invetriata di lastre ottagone a due volate, tutte munite di conveniente ferramenta. Grande armadio di legname sul muro verso levante con cornice, e formato a guisa di porta con imposta a due volate, tutto dipinto a cola color giallo. Sulla parete verso ponente evvi un prospetto di simile armadio, nel quale poi sono due porte comunicanti la prima col tinello e la seconda colla spazza cucina, munite d’imposte simili a quelle dell’armadio. Finestra verso mezzodì nel tinelletto, riquadrata di pietra, con tre cardini impiombati. Invetriata a due volate con lastre ottagone e relativa ferramenta. Scuretti interni semplici snodati, e dipinta a cola. Nella spazza cucina evvi una finestra che corrisponde al tinelletto, con invetriata di lastre ottagone ed una piccola scaffa di pietra sul muro verso ponente. La scala che mette alla soffitta è appoggiata al muro verso ponente e chiusa di parete nell’altro lato, nella quale è un’apertura colla sua imposta a due volate semplici che mette nel sottoscala.
60. Stanza seguente a levante divisa con pa¬reti di cantinelle in andietto, cucina, arcova, corritoio, scala e sotto scala. Nell’andietto si entra per la quinta porta del corritoio principale, la quale è simile all’altra. Il pavimento è di terrazzo, il soffitto è di travi e tavole, e le pareti biancheggiate. Porta verso levante coll’imposta semplice ad una volata. Porta di comunicazione colla cucina riquadrata di legname lavorato e munita di portiera con lastre ottagone. Nella cucina è il pavimento pure di terrazzo ed il soffitto è diviso in quattro specchietti con fascie. Nel muro verso mezzodì fra le due finestre evvi un cammino riquadrato di pietra con imposta all’apertura a due volate con cardini impiombati, ed altra ferramenta analoga. Due finestre con stipiti ciascuno a due pezzi, ripiano ed architrave di pietra piacentina. Imposte semplici a due volate ed invetriate di lastre quadre pure a due volate, tutto munito di conveniente ferramenta. Nell’arcova è il pavimento di terrazzo come sopra, ed il soffitto di tavole diviso in specchietti. Il corritoio è in tutto simile all’andietto, eccettuata la porta che invece di portiera è munita d’imposta. La scala poi è di tavole abete a due rami, ed il sottoscala è col pavimento e soffitto come sopra.
61. Stanza seguente a levante nella quale si etra per la sesta porta del corritoio. Essa è divisa con pareti di cantinelle in atrio, cucina, arcova, corritoio e scala di ascesa alla soffitta. Nell’atrio evvi il pavimento di terrazzo ed il soffitto di tavole con specchietti. La porta sul corritoio principale è simile all’altra. Nel lato verso levante evvi un armadio di legname con due imposte e il tutto colorito. Verso levante similmente evvi una porta che mette al sottoscala, la quale è munita d’imposta sem¬plice ad una volata. Porta verso ponente e simile comunica coll’andietto o corritoio. La porta comunicante colla cucina è riquadrata di tavole e munita di portiera con lastre ottagone. La cucina è in tutto simile a quella del numero precedente, eccettuati il soffitto che è stabilito e biancheggiato, e cosi pure l’arcova. Il corritoio poi è dietro l’arcova e comunica colla stanza precedente per la porta verso levante posta nell’andietto della medesima.
62. La stanza seguente verso levante è ad uso di dormire ed è formata in una porzione di corritoio che forma crociera col corritoio principale, da cui è separata da una parete di cantinelle. Esternamente sono due gradini di pietra, ciascuno d’un solo pezzo e lunghi quanto la lunghezza dello stanzino. La porta è riquadrata di tavole e munita d’imposta semplice a due volate colla relativa ferramenta. Il pavimento è di terrazzo ed il soffitto colle pareti è stabilito e biancheggiato. Le pareti sono ornate di cornice che percorre tutto all’intorno. Verso mezzodì sono due finestre col piano, stipiti, architrave e cornice di piacentina munita d’invetriate a quattro volate con scuretti interni.
63. Proseguendo a levante sono due stanze simili fra loro, a cui riferiscono le porte ottava e nona del corritoio. Esse sono divise ciascuna con pareti di cantinelle in atrio, cucina, arcova, retrait e scala di discesa al piano intermedio e di ascesa alla soffitta. Nell’atrio il pavimento è di terrazzo logoro, soffitto e pareti biancheggiati. La porta sul corritoio è simile all’altre descritte, e quella comunicante colla cucina è riquadrata di tavole e munita di portiera, con lastroni. Porta della scala munita d’imposta semplice ad una volata, coll’analoga ferramenta. La cucina ha il pavimento di terrazzo, le pareti stabilite ma logore, ed il soffitto come sopra con di più una cornice che percorre intorno la stanza. La parete verso tramontana è fregiata di quattro pilastri ionici, sostenenti architrave ed attico sopra. Sono a mezzodi due finestre ornate di pietra piacentina, munite di imposta con griglie parte fisso e parte mobili d’invetriata di lastroni a due volate, tutto munito di conveniente ferramenta. Sotto le finestre, e precisamente al piano della stanza, sono per ciascuna due modiglioni esterni di piacentina. Nell’arcova il pavimento, le pareti e il soffitto sono simili a quelli dell’andietto, e l’apertura è riquadrata di tavole. Il retrait è simile all’arcova, avente di più una porta che mette alla scala di ascesa alla soffitta, munita d’imposta semplice ad una volata. Le scale sono di legname abete. Oltreciò evvi una porta di comunicazione fra le due stanze con imposta fissa semplice ad una volata, e nel retrait della prima stanza evvi un armadio verso tramontana. Nella seconda stanza poi evvi una piccola scaffetta.
64. Proseguendo a levante sono due altre stanze, alle quali si riferiscono la penultima e terzultima porta del corritoio, le quali sono simili fra loro ed alle due descritte di sopra colle seguenti differenze. Non esistono scale per discesa al piano intermedio, ma solo quelle di ascesa alla soffitta e sono a due rami. Sul ripiano della medesima evvi il luogo pei cessi nella grossezza del muro e la cui apertura è munita d’imposta semplice. Nei retrait di ambedue evvi un armadio simile a quello della prima delle sopra descritte. Nella seconda di queste stanze evvi una scaffa piccola nel muro verso mezzodì, ed un luogo pei cessi munito d’imposta.
65. In seguito alle descritte stanze evvi il luogo pei cessi a cui si entra per l’ultima porta del corritoio. Questo è diviso da una parete di cantinelle in sito dei cessi, li quali sono formati di cinque porte, separate con pareti di mattoni con soffitto a volta a sedere di tavole ed in anticessi, ossia sito di una scala mette alla soffitta. Il pavimento è di tavelle ed il soffitto di travi e tavole, e le pareti stabilite ma logore. La porta del corritoio è simile alle altre descritte e quella di comunicazione fra le due stanze è riquadrata di tavole e munita d’imposta semplice ad una volata. Dal piano del corritoio a questo si discende per cinque gradini di tavole. La scala di ascesa alla terrazza sopraposta è di legname, chiusa da pareti di tavole con porta munita d’imposta semplice ad una volata. Nelle porte dei cessi sono quattro finestrelle verso levante. Finestra verso mezzodi riquadrata di pietra, munita di ferrata di bastoni e della cassa per l’invetriata.
Ultimo piano ossia soffitta
La soffitta di quest’ala di fabbricato è per la maggior parte ridotta in piccoli stanzini da letto con pareti parte di cantinelle e parte di mattoni. Cominciando all’estremità verso ponente si trova come segue.
66. Sopra le due stanze descritte alli n. 56. 57. Soffitta col pavimento di tavole vecchie, li muri e tutti i lati sono alti fino al tetto. Sono due piccole finestre verso mezzodì prive d’imposte e d’invetriata.
67. Alla sommità della scala menzionata al n. 59. evvi un corritoio col pavimento di tavelle, chiuso da una balaustrata di tavole a ponente. Finestra che si riferisce al corritoio principale con invetriata di lastre quadre ad una volata. Il soffitto e le pareti sono stabiliti e biancheggiati. A levante evvi un armadio con tre porte, due senza imposta, una mette ad altra scala che mette alla soffitta, e l’altra sul sottoscala in cui è una finestra che riferisce alla cucina descritta al n. con invetriata ad una volata di lastre quadre. La terza porta dell’armadio che è quella di mezzo è munita d’imposta ad una volata. L’armadio stesso è ornato di cornice e di varie membrature verticali ed il tutto colorito scuro. All’estremità del corritoio verso mezzodi evvi uno stanzino da letto col pavimento di tavelle, soffitto parte orizzontale e parte in piano inclinato seguente l’andamento del tetto: esso insieme colle pareti è stabilito e biancheggiato. La porta è riquadrata di tavole e munita d’imposta semplice ad una volata quasi nuova colla relativa ferramenta. Finestra a mezzodi riqudrata di pietra con invetriate di lastre ottagone a due volate. La scaletta che mette alla soffitta è divisa in due rami, fiancheggiata a ponente da una balaustrata di legno dipinta presso il fondo dell’armadio descritto. Sul ripiano ultimo entrando per una porta a levante riquadrata di tavole e munita d’imposta semplice ad una volata dipinta si discende per altra scala simile a due rami, e si trova uno stanzino da letto corrisponde sopra l’arcova, retrait, ecc del ripetuto n. 59. Questo stanzino ha il pavimento di tavelle, le pareti ed il soffitto stabiliti. Finestra a tramontana corrispondente al corritoio principale munita di traversi di legno in luogo di ferrata e d’invetriata a due volate di lastre quadre a stecchetta. Finestra a mezzodi corrispondente alla cucina del pred.0 n. 19., riquadrata di tavole e con invetriata di lastre quadrate ad una volata. Altra finestra sopra la detta che corrisponde alla soffitta che si descriverà in appresso con invetriata ad una volata di lastre quadrate a stecchetta. La soffitta corrispondente sopra la cucina è divisa in due porzioni con parete di cantinelle, nella quale è una porta riquadrata di tavole. La porta d’ingresso nell’ultimo ripiano della scala è simile alla detta. Il pavimento è di tavelle. La soffitta sopra il primo stanzino descritto di sopra è di soli morali che sostentano il soffitto dello stanzino stesso. Quella poi sopra il secondo stanzino è di tavelle. Sono due luminali nel tetto verso mezzodi le cui aperture sono munite d’invetriate di lastre rotonde ed a una volata.
68. Sopra la stanza descritta al n. 60. e primieramente sopra il corritoio e l’arcova ed al ripiano del secondo ramo di scala, evvi uno stanzino col pavimento di tavelle, il soffitto di tavole con specchietto e le pareti stabilite e biancheggiate. La porta è riquadrata di tavole e munita d’imposta semplice ad una volata, colla relativa ferramenta. A mezzodi evvi una finestra pur riquadrata di tavole e munita d’invetriata a due volate con lastre ottagone. Sopra porzione della cucina, stanzino col pavimento di tavelle in cattivo stato; la stabilitura delle pareti è logora. Nel tetto evvi un luminale con invetriata ad una volata con lastre quadre a stecchetta. A levante del detto stanzino e sopra l’andietto e l’altra porzione della cucina evvi una soffitta vuota col pavimento di semplici tavole, e parte di tavelle.
69. Il secondo ramo della scala nella stanza descritta al n. 61 è chiuso da una parete di cantinelle che si alza fino al tetto. Per una porta nella detta parete posta sul ripiano della scala si entra in uno stanzino col pavimento di tavelle, soffitto e pareti stabilite e biancheggiate. La porta è riquadrata di tavole e munita di portiera con lastre ottagone. Luminale con invetriata a una volata con lastre quadre a stecchetta. A ponente del detto stanzino evvi un tratto di soffitta vuota come al n. precedente, col pavimento di tavelle in cattivo stato. Porta nella parete di comunicazione tra lo stanzino e la soffitta nuova, semplice ad una volata d’abete con ferramenta conveniente.
70. Sopra le quattro stanze descritte alli n. 63 e 64 sono le soffitte simili tra loro e disposte come segue. Il primo ramo di scala menzionato alle dette stanze diretto nella prima e terza verso levante, e nella seconda e quarta verso ponente mette in una stanza da letto sovraposta all’arcova, andietto, etc. Il pavimento di questa è di tavelle, pareti e soffitto stabiliti e biancheggiati. Finestra verso tramontana corrispondente al corritoio principale, con invetriata ad una volata di lastre quadrate. Tre finestre a mezzodi corrispondenti alla cucina con invetriate ad una volata di lastre ottagone. In due delle stanze queste finestre sono munite anco di scuretti. Porta della detta stanza alla sommità della scala, riquadrata di tavole e munita d’imposta semplice ad una volata. Altra porta simile comunicante con un piccolo corritoio o andietto, ad un lato del quale è una balaustrata di tavole parallele alla scala. Nel detto andietto sono cinque gradini di ascesa ad altra stanza da letto, corrispondente sopra la cucina del primo piano. 11 pavimento di questa è di tavole; pareti greggie e parte stabilite. La porta è riquadrata di tavole e munita d’imposta semplice ad una volata. Un luminale serve per due stanze, essendo la parete divisoria nella medietà del medesimo. Ciascun’ apertura è chiusa di tavole e con lastre quadrate. Nella soffitta sopra la cucina della terza stanza è formato un piccolo stanzino con pareti di mattoni, in cui è una porta riquadrata di tavole con imposta semplice ad una volata. A mezzodì evvi una finestra riquadrata di pietra: questo stanzino è soffittato. Nel camerino sopra l’arcova dell’ultima stanza evvi una finestra verso levante, corrispondente alla terrazza che si descriverà, riquadrata di pietra e munita d’invetriata a due volate di lastre ottagone con scuretti interni dipinti, e ferrata di bastoni.
71. Terrazza sopra il luogo dei cessi descritto al n. 65, della quale il pavimento è di terrazzo, li muri sono sin al tetto, ed hanno tre vani a levante ed una a mezzodì.
Ala di fabbricato fra le due corticelle.
Pian terreno
72. Nella medietà di quest’ala evvi un andietto con due porte in fuga, una a ponente sotto li portici, e l’altra a levante sulla seconda corticella. Queste sono riquadrate di pietra piacentina e la prima è ornata anco di cornicetta. Le imposte sono a due volate doppia in cattivo stato, le pareti ed il soffitto, che è a volta, sono logori ed il pavimento di tavelle in totale disordine.
73. Stanza a tramontana del detto andietto ad uso di legnaia. Il soffitto, parte di tavole ed in parte esistono li soli travi. Il soffitto a volta con sei lunette logoro, come sono pur le pareti. Due chiavi di ferro per sicurezza della volta. Due finestre a levante munite di ferrate di bastoni, e scuretti interni logori. Altre due finestre a ponente munite pure di ferrate di bastoni. Porta corrispondente all’andietto con stipiti, sopra zoccoli, soglia ed architrave di piacentina. Imposta doppia a due volate, sopra sei cardini e munita d’altra ferramenta analoga.
74. Stanza opposta alla detta serve ad uso magazzino e simile alla medesima colle seguenti differenze. Il pavimento è di quadrelli di cotto; a due soli fenestroni a levante, riquadrati di pietra e guarniti di ferrate di bastoni, reti di filo di ferro, invetriate di lastre ottagone, porzione delle quali è fissa e l’altre mobili dal basso all’alto, e di scuretti interni a due volate. Porta a levante comunica colla cucina descritta al n. 40, riquadrata di tavole con imposta semplice a due volate.
Primo piano
Il primo piano è diviso in due porzioni, una delle quali comunica col corritoio dell’ala a mezzodi, e l’altra ha l’accesso dalla parte della chiesa delle Grazie.
75. Corritoio chiuso alla sua estremità verso tramontana da una parete di cantinelle, smaltati a greggio. Il pavimento è di terrazzo, il soffitto e le pareti stabiliti e biancheggiati. L’apertura di comunicazione col corritoio dell’ala a mezzodi è un arco volto a curva elitica.
76. A levante del corritoio sono tre stanze, ad uso di cucine, il di cui pavimento è di tavelle, soffitti e pareti stabiliti e biancheggiate. Tre porte sul corritoio con soglie, stipiti, architravi e cornicette di pietra piacentina, munite d’imposte doppie a due volate con specchietti. Tre finestre riquadrate di pietra con invetriate due di lastre ottagone a due volate, e munite d’imposte a due volate con griglie ed una di lastre rotonde a quattro volate, e con scuretti interni dipinti ed imposta esterna mobile orizzontalmente e vecchia. Tre cammini sul muro verso levante colla relativa canna di mattoni, due scaffe di pietra sullo stesso muro.
77. A ponente del corritoio sono tre stanzini da letto simili alle cucine, aventi di meno li cammini e le scaffe. Oltrecciò le finestre sono ornate di cornicetta ed anco le invetriate a due volate con lastre rotonde e senza imposte.
Seconda porzione
78. Porzione di corritoio simile ed eguale alla descritta, ed altra porzione dell’estremità verso mezzodi, ed in direzione normale alla medesima. In quest’ultima porzione sono quattro finestroni, due a levante e due a ponente, con stipiti, soglia, architrave e cornicetta di piacentina, invetriate di lastre rotonde a quattro volate.
79. Tre stanze a levante del corritoio ad uso di cucine, simili alle descritte di sopra, colla differenza che una sola ha la staffa di pietra, e tutte le finestre sono con lastre ottagone e sono munite d’imposte a due volate con griglie fisse.
80. Tre stanzini da letto a ponente del corritoio, simili alli descritti di sopra, colla differenza che l’invetriate sono due con lastre rotonde ed una con lastre ottagone.
Tetti.
81. Li tetti sono tutti di tavelle e coppi sostenuti da degorenti, longoni e catene con biscantieri, parte armati con colonnette e saette, e parte semplici.
Scuderia nella corticella a levante. A tramontana del coro della chiesa ed a ponente della corticella, evvi una piccola fabbrica come segue.
82. Scuderia con due ordini di mangiatoie, tutte in disordine con sei poste di cavalli divise da quattro colonnette di legno inestate in basamenti di pietra. Il pavimento è di ciottolato e le pareti sono greggie. Porta con imposta doppia a due volate con la relativa ferramenta. Due finestre coll’architrave di pietra e munite di ferrata di bastoni.
83. Sopra la scuderia, fienile col pavimento di travi e tavole, muri greggi con apertura sopra la porta della scuderia.
84. A tramontana della scuderia evvi una stanza per uso di contenere la paglia, la cui altezza si estende fino al tetto. Il pavimento è di nuda terra e li muri sono greggi come sopra, nei quali è un’apertura verso mezzodì, comunicante col fienile. Porta riquadrata di pietra di corso greggia, colla soglia di mattoni in coltello e coll’imposta ad una volata con poca ferramenta. Due finestre riquadrate di pietra e munite di ferrate di bastoni ed una anco d’imposta fissa.
85. Tetto. Il tetto di questa fabbrica è a due pendenze, una a levante e l’altra a ponente, sostenuto da longoni e da due catene con biscantieri semplici ed è di coppi e di tavelle con decorrenti.
Orto grande a mezzodì del fabbricato
86. L’orto grande è circoscritto a levante e mezzodì da muro semplice greggio, a ponente da muro e scarpa sostenente terrapieno e coperto alla somità di banchina di pietra piacentina, ed a tramontana fabbrica e parte da muro semplice, che lo separa a levante dalla fabbrica stessa dei fondi particolari, ed a ponente da piccola corticella aderente all’orto stesso ed all’altro piccolo che si verrà a descrivere. Quest’orto è la maggior parte coltivato a grani, eccettuata piccola porzione a levante che è coltivata ad erbaggi. Sono all’interno parte viti giovani, ed altri *** di poco valore.
Orto piccolo a levante del fabbricato.
87. L’orto piccolo è a ponente della prima ala di fabbricato ed è circoscritto a levante del detto fabbricato, a mezzodì da muro semplice che chiude la corticella o piuttosto andietto aderente all’altro orto, a mezzodi muro a scarpa coperto da banchina di pietra, ed a tramontana muro semplice in cui è la porta comunicante colla piazzetta della chiesa. Questa porta ha l’imposta doppia ad una volata. Nel muro a mezzodi evvi pure una porta con imposta semplice ad una volata. Ai lati della detta porta sono due muretti in senso normale al muro di cinta sostenenti banchina di pietra per sedere. In quest’orto sono varie piante fruttifere, comprese molte viti, ma queste vegetabili sono di proprietà dell’affittuario dell’orto stesso.
Corticella fra li due orti.
88. Questa corticella comunica colli due orti e colla spazzacucina di cui al n. 33. A ponente evvi un portoncino che corrisponde sulla pubblica roia, il quale è munito d’imposta semplice a due volate. Esso è ornato di pietra piacentina lavorata a bugne. Esternamente evvi una vasca di pietra di corso, ed internamente evvi una gradinata di gradini 7 di piacentina logori. Sopra il portoncino evvi una piccola porzione di tetto.
Udine, li 15 Decembre 1823
V. Presani ing.
(«Tavola I»: A.S.U., C.A. I, 89/XIII fasc. 2; «Tavola II»: A.S.U., C.A. I, 89/XIII fasc. 2; «Tavola III» A.S.U., C.A. I, 89/XIII fasc. 2).
24 - Palazzo Deciani
Adí 7 novembre 1802, Udine.
[f. 1r] Misura e stima del soggionto palazzo di ragione del nob. sig. Francesco Deciani, fatte da me sottoscritto commissionato d’acordo dallo stesso nob. sig. Deciani e da s.e. sig. Cortesi; avuta perciò per scorta la stima fatta dal pubbl. per. sig. Francesco Leonarduzzi fatta li 20 gennaro 1779, e quella riscontrata nelle misure e nella intera sua descrizione, descrivo in ora e stimo come segue.
Pallazzo sul borgo:
facciata sul borgo longa dentro dei muri ps 11 pd 2 1/2, alta con fonda ps 8 pd 3 1/2 fa ps 100;
facciata opposta sul cortile longa ps 11 pd 3, alta con fonda ps 8 pd 3 1/2, fa ps 100 pd 3 1/2; che, dedotto il vacuo del sottoportico sulla corte di ps 9, resta ps 9 pd 3 1/2;
[f. 1v] si riporta l’oltrescritta summa di muro ps 191 pd 3 1/2;
muro a tramontana longo, compreso li muri ps 9, pd 2 3/4 fa ps 82 pd 1/2;
due trammezzere laterali al sottoportico e sala longhe ognuna ps 8 pd 4 1/2, alte ognuna ps 8 fanno ps 142 pd 2;
summa muro ps 416 pd 1;
a L 38 il passo vagliono L 15.815 s 12;
coperti di coppi tavellado in buon stato e con buon legname, longo ps 12 pd 1, largo con pendenza ps 11 pd 3 1/2 fa ps 142 pd 3 1/2;
a L 44 il passo, val L 6.272 s 16;
legno con cigola verso il cortivo serve per alzar al granaro il formento L 10;
[f. 2r] cornice di mottoni con modiglioni di pietra, che gira sotto detto coperto dalla parte di lev. pon. e tram., longa ps 35, a L 45 il passo, val L 1.575.
Nel granaro verso tramontana:
fenestre n. 6 con filiate di fil di ferro in telaro di legno con suoi scuretti e bartoelle L 198;
tre fenestre riquadrate, due di pietra, che guardano sulla sala con rame di lastroni ed una con ballaustro di colonnelle di legni L 140;
solaro di travi e tolle tavellado longo ps 8 pd 5, largo ps 3 pd 2 1/2, fa ps 32 pd 1 1/2, a L 27 il passo per esser alla sansovina, val L 872 s 14;
scaletta di legni e tolle che ascende al solaro sopra la scala di gradini n. 12 con passo e parapetto di lista di tolle, val L 30.
Nel granaro sopra la sala:
resteliera dalla parte del suddetto granaro, parte mancante, con due bartoelle snodate, che va sulla scala L 22;
[f. 2v] quattro pilastri di mattoni e sassi, che sostengono il coperto L 60;
solaro di travi e tolle longo ps 8 pd 5, largo ps 4 pd 1/2, fa ps 36 pd 4 I/2, a L 18 il passo, val L 664 s 4;
paradana di cantinelle smaltata, longa ps 8 pd 5, alta ps 1 pd 1, fa ps 10 pd 4, a L 13 il passo, val L 140 s 8;
Nel granaro a mezzodì del sudetto:
paradana di cantinelle stabilita, che separa la scala maestra longa ps 3 pd 3 1/2, alta ps 1 pd 2 1/2, fa ps 5 pd 1 1/2 a L 13 il passo, val L 68 s 18;
altra paradana di vimine smaltata verso mezzodì, longa ps 3 pd 1/2, alta eguagliata ps 1 pd 1 , fa ps 3 pd 3 1/2, a L 6 il passo, val L 22 s 4;
due restelliere in fenestra a mezzodì, una con bartoelle snodate e catenazzetto L 6;
paradana di tolte che chiude la scaletta, con scuro di porta con due fenestrelle e pollesi con filiata di fil di ferro e fenestrella con graticola di legno val L 19;
[f. 3r] solaro di travi e tolle tavellato alla sansovina, largo ps 3 pd 3, largo ps 2 pd 3 I /2, fa
ps 9 pd 3 1/2 che, dedotto ps 3 per il vacuo della scala, resta ps 9 pd 1/2 a L 20 il passo val L 182;
scala di legni e tolle, che discende al pergolo della scala maestra di gradini n. 14 e arma-retto a piedi in muro con portella L 36.
In secondo solaro nella camera sulla corte:
due fenestre sulla corte riquadrate di pietra con rame di lastroni e filiata di fil di ferro, e scuretti con quattro bartoellette snodate per cadauna e lincinelli, tutto L 188;
fenestra in pietra che guarda sulla sala, con rame di lastroni e scuretti con bartoellette e lincinelli L 66;
paradana di cantinelle stabilita, longa in tre lati ps 5 pd 1/2, alta ps 1 pd 2, fa ps 7 pd 1/2, a L 13 il passo val L 92 s 6;
[f. 3v] cornice di stucco, che gira all’intorno a detta camera, longa ps 12 pd 2 1/2, a L 4 il passo, val L 50;
scuro di porta, che corrisponde sotto la scala con due bartoelle snodate, e saltello con pomolo d’otton, e riquadro L 10;
altro scuro simile serve ad un armaro con scansia e serratura con chiave L 15;
paradana di cantinelle stabilita, longa ps 1 pd 2, alta ps 1 pd 2, fa ps 2 a L 13 il passo, val L 26;
scuro di porta in detta paradana, che corrisponde in altro appartamento con quattro bartoelle e pollesi, catenazzi due, serratura con chiave e catenazzetti, manazzon e riquadro val L 27;
solaro di travi e tolle alla sansovina con terrazzo longo ps 3 pd 4 1/2, largo ps 2 pd 3 1/2, fa ps 10 pd 2 1/2 a L 20 il passo, val L 210;
Nel granaretto verso la strada confina a pon. con la scala maestra:
paradana di cantinelle stabilita [f. 4r] dalla parte della scala maestra, longa ps 3 pd 3 1/2, alta ps 1 pd 3, fa ps 5 pd 4 1/2, a L 13 il passo, val L 76 s 14;
paradana smaltata a mezzodì, longa ps 3, alta ps 1, fa ps 3, a L 6 il passo, val L 18;
solaro di travi e tolle alla sansovina, tavella, longo ps 3 pd 2 1/2, largo ps 2 pd 2, fa ps 8 pd 2, che dedotto il vacuo della scala di ps 3, resta ps 7 pd 4, a L 20 il passo L 156;
restelliera d’una fenestra L 6;
scala di legni e tolle, che discende al pergolo della scala maestra di gradini n. 14, con parapetto di tolle, scuro di porta a piedi con due bertoelle snodate e finta porta unita, val L 36;
Nella camera sulla strada sotto detto granaretto:
due fenestre sulla strada riquadrate di pietra con rame di lastroni e scuretti con bartoelle e lincinelli L 188;
[f. 4v] nappa di pietra soazzata e fregata con tromba e camin L 90;
fenestra verso la sala riquadrata di pietra con rame di lastroni, scuretti con bartoelle e lincinelli L 46;
paradana di cantinelle stabilita dalla parte della scala maestra, longa ps 2 pd 4 I/2, alta ps 1 pd 3, fa ps 4 pd 3, a L 13 il passo, val L 59 s 16;
altra paradana, che separa questa camera da altro appartamento longa ps 2 pd 2, alta ps 1 pd 2 1/2, fa ps 3 pd 3, a L 13 il passo, val L 46 s 16;
armaro di tolle sotto la scala con portella, con bartoelle snodate, val L 16;
scuro di porta in due parti con quattro bertoelle e pollesi, catenazzi due, serratura di saltello con chiave, manazzon e riquadro di tolle corniciato passa la scalla maestra L 27;
solaro di travi e tolle alla sansovina con battudo sopra, longo ps 3 pd 2 1/2, largo ps 2 pd 2, fa ps 8 pd 2, a L 20 il passo, val L 168;
[f. 5r] scuro di porta in due parti, che porta nella camera a mezzodì, con quattro bertoelle e pollesi, catenazzi tre, saltello e manetta e riquadro di tolle L 27;
Sul pergolo della scala maestra:
pergolo di colonnelle di legno n. 42 con pilastri pur di legno n. 7 con sua fassa e cimasa L 110;
pergolo di travi e tolle tavellado alla sansovina di quantità di ps 5 pd 1, a L 20 il passo L 104;
scuro di porta murato, serve d’accompagnamento, con suo riquadro scorniciato L 22;
scuro di porta, che passa a mezzodì nella camera con due bartoelle e pollesi e serraturetta val L 8;
fenestra riquadrata di tolle con ballaustro di colonnelle n. 4 di legno rotto, che guarda sulla sala, con suo riquadro cornisato di tolle, con mezzaluna sopra pur di tolle cornisata, e rame con lastroni L 96;
[f. 5v] riquadri di legno n. 4 a quattro fenestre ovate con festoni di stucco d’intorno e sue rame di lastre vetro L 100;
soffitto di cantinelle stabilito, fatto a comparto, con stucchi, longo ps 3, largo ps 3 pd 2 1/2, a L 20 il passo, val L 70;
cornice di stucco, che gira all’intorno sotto detto soffitto, longa ps 13 a L 5 il passo val L 65;
Primo appartamento sul piano della scala.
Nella camera di canton fra levante e tramontana:
due fenestre di pietra d’Istria soazzate e cornisate, con rame di lastroni, filiata in due parti di filo d’ottone, quattro pollesi e cancaretti, due catenazzi e due schionellette L 420;
fenestra simile all’antedetta a tramontana, con di piú scuro a griglia al di fuori, con quattro bartoelle e pollesi, catenazzo e schiona L 195;
[f. 6r] nappa di pietra fregata e soazzata, tromba senza camin e telaro di cella dipinta L 150;
porta di pietra, che corrisponde alla sala cornisata con scuro in due parti con quattro bartoelle e pollesi, catenazzi n. 3, serratura a scrocco senza chiave, e riquadro di tolle cornisato e manazzoni di ottone L 120;
paradana di mattoni stabilita, che separa questa dalla seguente camera, longa ps 3 pd 2 1/2, alta ps 2 pd 4, fa ps 9 pd 4 a L 24 il passo L 235;
portiera in due parti con due lastroni per cadauna con sei bartoelle, due catenazzi, serratura con saltello, n. 4 pomoli d’otton L 60;
Nella camera contigua verso la corte:
due fenestre sulla corte riquadrate di pietra tarcentina cornisata, con rame di lastroni e con filiata di fil d’ottone, quattro pollesi [f. 6v] e cancaretti, due catenazzi e due schionelle e scuretti al di dentro L 306;
altra fenestra simile di buona pietra verso tram. col scuro a griglia con n. 6 bartoelle in pollesi, e ferro alle rame per chiuder la griglia L 137;
porta corrisponde alla scala di pietra simile all’antedetta nell’antecedente camera, con scuro in due parti con quattro bartoelle e pollesi, catenazzi due, serratura con chiave, altra con scrocco e due manazzoni d’ottone, con riquadro di tolle L 120;
solaro di travi e tolle alla sansovina con terrazzo delle suddette due camere di quantità di quello del granaro di ps 32 pd 9 1/2, a L 30 il passo L 969;
Nella camera sul borgo a mezzodì della sala:
due fenestre sul borgo di pietra d’Istria lavorata con rame di lastroni, scuretti al di dentro, filiata di fil d’ottone, quattro pollesi, [f. 7r] e cancaretti, due catenazzi e due schionellette L 420;
paradana di cantinelle stabilita a marmorino, che separa questa camera dall’altra a mezzodì, longa ps 3, alta ps 2 1/2, fa ps 6 pd 1 1/2, a L 15 il passo, val L 94 s 10;
M. due armaretti con porcelle di nogara a rimesso con riquadro soazzato, con due bartoelle snodate, seraturetta con chiave, lastre di cristallo in mezzo ed uno di essi con entro le sue scanzie L 100;
M. scuro di porta, cioè portiera di tolle con n. 6 bartoelle, saltarello, 4 pomoli d’otton e riquadro di tavole L 36;
M. soffitto sopra detta camera di cantinelle stabilito a marmorino, fatto a mezza vetta, longo ps 3 pd 2 1/2, largo ps 3, fa ps 10 pd 2 1/2, a L 13 il passo, val L 136 s 10;
M. solaro di travi e tolle alla sansovina con terrazzo sopra fregato fatto a disegno, di quantità del soffitto di sopra ps 10 pd 2 1/2, a L 30 il passo, val L 315;
[f. 7v] M. stucchi in detta camera, cioè sotto il soffitto nella facciata verso ponente e sopra le porte, compresa la cornice che gira intorno, si considerano L 300;
porta di pietra cornisata, che corrisponde alla sala e scuro, il tutto simile alle sopradescritte, con di piú una serratura grande all’inglese con chiave L 126;
Nell’altra camera a mezzodi della sala corrisponde alla corte:
due fenestre sulla corte, del tutto simili a quelle dell’antescritta camera, che guardano sulla corte L 306;
porta di pietra, che corrisponde alla sala, con serratura grande all’inglese ed altra a scrocco con manazzoni d’ottone L 126;
nappa, tromba e camin e lare in riquadri di ferri L 80;
paradana di cantinelle stabilita, che separa questa camera dall’altra a mezzodì, longa ps 3, alta ps 2 1/2, fa ps 6 pd 1 1/2, a L 15 il passo, val L 94 s 10;
scuro di porta in detta paradana in due parti con quattro bartoelle e pollesi, catenazzi 3, serratura a scrocco, pomolo d’otton e riquadro di tolte d’ogni parte cornisato, val L 44;
M. due armaretti in muro con scansie e con portelle e con filiata di fil di ferro, specchietti, tutto in nogara con bartoellette e serrature, val L 84;
soffitto di cantinelle stabilito fatto a mezza vetta, longo ps 3 pd 3 1/2, largo ps 3 pd 1 1/2, fa ps 12 pd 4 1/2, a L 14 il passo, val L 180;
M. solaro di travi e tolte alla sansovina con terrazzo sopra, di quantità del soffitto di sopra di ps 12 pd 4 1/2 a L 26 il passo, val L 335;
M. stucchi in detta camera sotto il soffitto e netti muri, compresa la cornice che gira intorno, soazze per quattro quadri e comparti L 80;
[f. 8v] Nella sala: fenestron verso la corte, che forma tre fenestre con mezzaluna in quella di mezzo, con suoi pilastri, piane, sottopiane, pezzo di cornice sotto la fenestra di mezzo, volto con ballaustro di colonne n. 13 di pietra; filiata di fil di ferro per tutte le fenestre a mezzaluna, rame di lastroni con bartoellette in pollesi n. 36, e lincinelli alle divisioni di sopra L 600;
due fenestre sopra detto fenestron riquadrate di pietra, con rame di lastroni e filiata L 160;
altro fenestron sul borgo, di pietra d’Istria lavorata, che forma tre fenestre con piane, sottopiane, antili, soiari, cornice e volto in quella di mezzo con cornice sopra; ballaustro con colonnelle di pietra n. 12, rame di lastroni e filiata di fil di ferro, mezzaluna pur di lastroni e filiata e gorna di pietra al di dentro per la pioggia, tutto L 1.600;
[f. 9r] due fenestre sopra detto fenestron di pietra d’Istria soazzate e rame di lastroni e filiata L 350;
due portoncini di pietra che corrispondono alla scala maestra con suoi dati, serraglie e piane, val L 100;
soffitto sopra la sala fatto a mezza vetta, longo ps 9, largo ps 3 pd 4 1/2, fa ps 35 pd 1/2, a L 15 il passo L 526 s 10;
solaro di travi e tolte alla sansovina con terrazzo sopra fregato, ma sfeso in piú luoghi, di quantità del soffitto sudetto di ps 35 pd 1/2 a L 25 il passo, val L 887 s 10;
stucchi all’antica attorno detta sala e sotto il soffitto, compreso le cornici ed anco presentemente le pitture a fresco del celebre Quaglia, tutto val L 4.000;
Scala maestra che dalla sala discende a piè piano:
muro a levante d’essa scala, longo, compreso una grossezza di muro, ps 5 pd 1/2, alto con fonda ps 5 pd 4 fino al pergolo, fa ps 29 pd 3, dico ps 29 pd 3;
Muro opposto simile dalla parte di ponente L 29 s 3;
summa muro ps 59 pd 3;
[f. 9v] muro a mezzodì largo dentro dei muri ps 2, alto ps 5 pd 4, forma ps 11 pd 3.
Altri muri di detta scala sopra il piano del pergolo:
muro a levante alto dal piano del pergolo fino al coperto ps 3 pd 3, largo, compreso una grossezza di muro, ps 2, fa ps 7 pd 1;
muro opposto simile a ponente ps 7 pd 1;
muro a mezzodì, alto ps 3 pd 3 1/2, largo ps 2, fa ps 7 pd 2;
summa muro ps 92 pd 3; a L 30 il ps, val L 2.778.
muro sopra il volto, che forma l’arco sopra la scala di quantità di ps 2 a L 30 il passo, val L 60;
coperto di coppi tavellato sopra il patto della scala, largo con pendenza ps 3 pd 1 1/2, longo ps 2 pd 1, fa ps 7 pd 1, a L 34 il passo L 244 s 16;
due arpette di ferro netti sudetti muri L 6;
rame di vetri nelle quattro fenestre [f. 10r] che danno lume alla detta scala con filiate di fil di ferro, vagliono L 120;
soffitto sotto detto coperto fatto a cupola con stucchi nello stesso all’antica, cornici, pilastrini e pilastri fino al patto della scala L 300;
scala di pietra di Tarcento e parte piacentina a due rami, che discende a piè piano di gradini n. 26 con muro sotto che la sostiene, con patto al pian della scala di pietra, con ballaustro di colonnelle di pietra n. 18, pilastri n. 5, base, cimasa con due figure di stucco sul ballaustro, sedenti una su un cavallo e l’altra su un leone, con patto a mezzo tavellado, con legni sotto, tutto val L 1.600;
due nicchie con piane di pietra sul piano della scala, compresa la fascia di pietra che gira intorno [f. 10v] a detto patto L 44;
patto tavellado appie di del secondo ramo L 12.
Nel mezzado a mezza scala corrisponde sul cortivo:
M. due fenestre sul cortivo riquadrate di pietra con rame di lastre grandi di vetro in telaro di nogara, ferrate di fuori, fatte a ganza, di lame n. 9 in telaro pur di lama e griglia ad di fuori ad officio L 280;
M. soffitto di cantinelle stabilito a marmorino, longo ps 3 pd 3, largo ps 3 pd 1 1/2, fa ps 11 pd 4 1/2 a L 14 il passo, val L 166 s 12;
M. cornice di stucco, che gira intorno detto soffino, longa ps 14 pd 4, a L 4 il passo L 59 s 4;
M. solaro di travi e tolle con terrazzo sopra fregato di quantità del soffitto di sopra ps 11 pd 4 1/2 a L 24 il passo, val L 285 s 12;
paradana di cantinelle stabilita, che chiude questa camera dalla parte di mezzodì. longa ps 3 pd 1, alta ps 1 pd 2 1/2, fa ps 4 pd 4, a L 14 il passo val L 67 s 4;
[f. 11r] scuro di porta in detta paradana, fatto di nogara a comparti con soazze con quattro bartoelle, serratura con chiave con suo scrocco a manazzon d’ottone in riquadro pur di nogara da una parte, e dall’altra di tolle cornisata, vai L 90;
M. armaro in muro, serve per libreria, con scanzie n. 6, tutto di nogara con suoi bassa-menti, pilastri, capitelli e cornice sopra e cimiero intagliato, tutto val L 110;
M. stucchi nel soffitto, nelle pareti e nelle fenestre, parte dorati L 100.
Appiedi della scala maestra:
porta in pietra, che va sotto la scala, con scuro con due bartoelle e pollesi, serratura di saltello con chiave, manazzon e schiona L 48;
altra porta simile di facciata alla suddetta, senza ferramenta, con scuro fermo L 40;
[f. 11v] portoncino di pietra, che corrisponde al sottoportico a piè-piano con quattro dadi e serraglia a volto, con due scalini di pietra, mezzaluna di ferro fatta a scherzi e scuro in due parti con quattro bartoelle e pollesi, due testonzini di bronzo, due catenazzi e saltello L 164.
Nella stanza pur a mezza scala con tigua all’archivio sotto la camera che è sul borgo a mezzodì della scala:
due fenestre sul borgo, di pietra d’Istria soazzata con ferrata fatta a scherzi, rame di lastre a vetro L 250;
pavimento di travi e tolle non solaro di tolle longo ps 3 pd 2, largo ps 3, fa ps 10 pd 1 a L 12 il passo, val L 122 s 8;
soffitto nuovo grezzo della quantità del pavimento di ps 10 pd 1 a L 12 il passo val L 122 s 8;
[f. 12r] portiera con lastron, che va all’archivio, con due bartoelle snodate, saltello e riquadro di tolle L 90.
A piè piano nel mezzado sulla corte a mezzodì del sottoportico serve di legnara:
due fenestre sulla corte con piane ed antili di pietra, ferrata di bastoni n. 12 per cadauna, filiata di fil di ferro in riquadri di ferro, val L 120;
un pilastro di pietra che sostenta il solato L 9;
paradana di vimine smaltata, che separa questo mezzado da altri siti, longa ps 2 pd 2, alta ps 1 pd 1, fa ps 2 pd 4 1/2, a L 5 il passo, val L 14 s 10;
riquadro di tolle di porta, che va in un stanzino L 2;
altro scuro di porta, che passa alla scaletta di pietra con due bartoelle e pollesi, serratura con chiave e fenestrella unita [f. 12v] con ferrata di lama di ferro n. 10, scuro fermo di tolle e ferro allo scuro della porta per lochetto L 23;
battudo per terra longo ps 3 pd 1 1/2, largo ps 3 pd 1,fa ps 10 pd 3, a L 22 s 10 il passo, val L 26 s 10.
Nella cantina sul borgo a mezzodì del sottoportico:
porta che corrisponde sotto la scala maestra, scuro con due bartoelle e pollesi, serratura con chiave e manetta L 23;
due fenestre a egual terra in riquadro di pietra, con ferrata di bastoni n. 12, filiata di fil di ferro e scuro a rebalta con due bartoelle e pollesi, e catenazzi per cadauna L 60;
altra fenestrella che guarda sotto la scala con crociera di ferro e filiata di fil di ferro L 6 s 10;
battudo longo ps 3 pd 2 1/2, largo ps 3, fa ps 10 pd 2 1/2, a L 4 il passo L 42.
[f. 13r] Nel mezzado sulla corte a tramontana del sottoportico:
due fenestre sulla corte riquadrate di pietra tarcentina con ferrate di bastoni n. 18 e rame di vetri con filiata di fil di ferro L 280;
nappa di pietra d’Istria soazzata, a e camin L 80;
porta di pietra corrisponde al sottoportico con scuro in due parti con quattro bartoelle e pollesi, serratura con chiave, altra di saltello, cetenazzi tre e due testonzini di bronzo e manazzon L 110;
terrazzo longo ps 4 pd 2, largo ps 3 pd 2 1/2 fa ps 15 pd 2 a L 4 il passo L 61 s 12;
figure di stucco all’antica alli muri sopra la porta e sopra il camin L 40;
paradana di mattoni, che separa questo mezzado dall’altro sulla strada, longa ps 3 pd 2 1/2, alta ps 2 pd 2 1/2, fa ps 8 pd 4, a L 22 il passo L 193 s 12;
riquadro di tolle alla porta in detta paradana L 14.
[f. 13v] Nel mezzado contiguo sulla scala:
due fenestre sulla scala riquadrate di pietra d’Istria, soazzate con fèrratte a scherzi e rame di lastroni a vetro L 280;
porta di pietra e scuro del tutto simile alle altre porte, che corrispondono al sottoportico L 110;
terrazzo longo ps 4 pd 2, largo ps 3 pd 2 1/2, fa ps 15 pd 2, a L 6 il passo L 92 s 8;
ovati di stucco all’antica attorno detto mezzado, servono per quadri n. 9, e due sopra le porte L 40.
Nel sottoportico d’ingresso:
porta di pietra in muro con due scalini e cornice sopra senza ferramenta, serve per accompagnamento L 96;
due colonne tonde di mottoni con due pilastri pur di mottoni, con due base di pietra e capitelli con cornice sopra, parte di mottoni e parte di pietra, piane pur di pietra L 250;
rastello di ferro con n. 50 aste e [f. 14r] tre traverse di ferro, serrature due con chiavi e tre catenazzi L 500;
pavimento del sotto-portico parte lastricato di pietra e parte di cogoli, di quantità di quello della sala di sopra di ps 35 pd 1/2 a L 2 il passo, val L 70 s 4;
porton di pietra d’Istria sulla strada con due pilastri a bugne con basi e capitelli, lesenadura con volto, con teston in mezzo e cornice sopra con piana di pietra, scuro doppio in due parti con sei bartoelle grandi e pollesi, catenazzi quattro, serratura con chiave, due saltelli e mascheron di bronzo, tutto val L 2.010;
due cantonali di pietra a bugne sulla facciata con due basi L 300;
fascie di pietra fra le finestre sulla facciata L 140;
lastricato al di fuori sulla strada con cogolato alla sortita del portone, di quantità di ps 12, a L 33 il passo, val L 396;
[f. 14v] colonelle di pietra sulla strada n. 7 L 42;
gronda di latta nella linda sulla strada con cannoni e n. 13 ferri di sostegno L 84;
altra gronda piú vecchia nella linda sulla corte L 70;
mascaron di pietra con canal dal granaro sino al sottoportico, che serve per far discender il formento L 66.
Fabbrichetta sulla strada, a mezzodì del luogo già misurato:
facciata di muro sulla strada longo dentro dei muri ps 3 pd 1, alto con fonda ps 8, fa ps 25 pd 3;
muro opposto sulla corticella longo, escluso quello della scala maestra già compreso, ps 2, alto con fonda per la ragion del volto sotto ps 8 pd 3, fa ps 16 pd 4;
muro a mezzodì metà colli sigg. Tavoni, compresa la grossezza del muro sulla strada, ps 4 pd 1 1/2;
[f. 15r] alto con frontespicio ps 8 pd 3 1/2, fa ps 32, che, dedotta la promiscuità spettante alli sigg. Tavoni di ps 17 pd 2, restano ps 20;
summa muro ps 62 pd 2
a L 36 il passo, val L 2.246 s 8;
coperto di coppi tavellato, longo ps 3 pd 3, largo con pendenza ps 5 pd 1/2 a L 24 il passo, val L 122 s 8;
gronda di lata nella linda sulla corticella con due ferri di sostegno L 7.
Nella camera in terzo solaro:
soffitto di cantinelle stabilito longo ps 3 pd 1/2, largo ps 3, fa ps 1 1/2, a L 13 il passo, val L 120 s 18;
paradana di cantinelle stabilita, che riquadra questa camera, longa ps 3, alta ps l pd 2 1/2, fa ps 4 pd 2 1/2, a L 12 il passo, val L 58 s 10;
due fenestre sulla scala riquadrate di pietra con rame di lastroni, filiata di mfil di ferro e manetta con scuretti con bartoelle e lincinelli L 188;
scuro di porta nella suddetta paradana con due bartoelle snodate e catenazzetto con riquadro L 10;
[f. 15v] solaro di travi e tolle tavellado alla sansovina di quantità del soffitto di sopra di ps 9 pd 4 1/2, che aggiunto ps 1 pd 1 del sforo di detta paradana, fa ps 11 pd 1/2, che, a L 18 il passo, val L 199 s 16;
porta in pietra, che corrisponde al pergolo sulla corticella con scuro in due parti con quattro bartoelle e pollesi, due catenazzi, serratura con chiave e manazzon L 50;
pergolo di legno e tolle tavellado sopra la corticella, con ballaustro di tolle L 20;
linda tavellada di sopra detto pergoletto di quantità di ps 1 pd 2 a L 14 il passo, val L 19 s 12;
gronda di lata in detta linda con tre cannoni e tre ferri di sostegno L 9.
Nella camera in secondo solaro:
due fenestre in pietra sulla strada con rame di lastroni con due catenazzetti, griglia al di fuori in due parti con quattro bartoelle in pollesi, lincinelli e tre manette L 240;
[f. 16r] porta in pietra, che corrisponde al passalizio, scuri in due parti con 4 bartoelle e pollesi, catenazzi due, serratura con chiave e scrocco con pomello d’ottone L 65;
portiera in detta porta di tolle con riquadro pur di tolle, due bartoelle e serratura con chiave e scrotto L 42;
M. soffitto stabilito in quantità del solaro di sopra di ps 11 pd 1/2 a L 13 il passo, val L 144 s 6;
solaro di tolle e travi alla sansovina di quan¬tità del soffitto di sopra di ps 11 pd 1/2 a L 16 il passo, val L 199 s 10;
M. pavimento di nogara deteriorato fatto a comparti, di ps 9 pd 4 1/2, in tutto val L 40;
M. paradana di cantinelle stabilita che riquadra questa camera longa ps 3, alta ps 2 1/2, fa ps 6 pd 1 1/2 a L 12 il passo, val L 75 s 11;
passalizio di lastre di pietra sostenute da un modeion di pietra con ballaustro di ferro di bastoni [f. 16v] n. 19 con sua bassa e cimasa di lama di ferro L 60.
In detto passalizio:
due fenestre a volto riquadrate di pietra con dadi, e serraglia con rame di lastroni con quattro colonnelle di legno nelli ballaustri, mezzaluna di lastre vetro, due catenazzetti, lincinelli, schiona per cadauna, quali fenestre guardano sulla scala maestra L 200;
altra fenestra simile nel muro a levante della scala maestra, ma con scuretti stabili senza ferramenta L 100.
Nella camera in primo solaro sul patto della scala maestra serve d’archivio:
due fenestre sul borgo riquadrate di pietra con ferrate fatte a scherzi di lame di ferro, rame di lastroni con due catenazzi, e due scalini di tolta sotto dette fenestre L 330;
paradana di cantinelle stabilita che riquadra questa camera [f. 17r] longa ps 4, larga ps 1 pd 2 1/2,faps 4 pd 1,a L 12 il passo, val L 50 s 8;
riquadro di portella in detta paradana in canton detti armari per libraria, che va nello sforo L 4;
fenestrella in detto sforo con lastra a vetro e filiata di fil di ferro L 2;
cornice di legno colorita, che gira intorno detta camera, longa ps 12 pd 1, a L 3 il passo, val L 36 s 12;
armari di nogara per libraria con le sue portelle, filiate di filo d’otton e serraturette L 112;
focolaro con tromba, e camin con piana di pietra e parapetto di tela L 130;
porta di pietra, corrisponde al patto della scala maestra, con cornice sopra; portiera doppia di nogara ad intaglio con lastra di cristallo e suo scuretto, due bartoelle snodate, serratura con coperta d’otton, chiave, scrocco e catenazzetto L 180;
[f. 17v] solaro di travi e tolle di quantità di ps 9 pd 4 1/2 a L 12 il passo, val L 118 s 16;
pavimento di nogara a rimesso con cornice all’intorno, longo ps 2 pd 4, largo ps 3, fa ps 8 pd 2, a L 24 il passo, val L 201 s 12;
soffitto stabilito di quantità simile del pavimento di ps 8 pd 2, a L 13 il passo L 109 s 4;
pitture del soffitto e dei laterali si considerano per esser a fresco e di buon gusto L 120.
Nella cantina a piè piano:
battudo per terra di quantità del solaro di ps 9 pd 4 1/2, a L 2 il passo, val L 19 s 16;
fenestrella sulla strada riquadrata di pietra con ferrata di bastoni n. 14, filiata di fil di ferro e scuro vecchio con quattro bartoelle e pollesi, e catenazetto L 36;
porta in pietra corrisponde alla corticella con scalin pur di pietra e scuro con due bartoelle e pollesi, serratura con chiave e schiona val L 40.
[f. 18r] Fabbrica interna fra la corticella e l’altra corte a ponente:
facciata a ponente, larga ps 5 pd 4 1/2, alta ps 7 pd 4 1/2, fa ps 46 pd 3, che, dedotto il vacuo del porton di ps 2, restano ps 44 pd 3;
muro a mezzodì per metà colli sigg. Tavoni e parte tutto di questa ragione, largo, compreso li muri ps 5 pd 4, alto con frontespizio ps 8 pd 1/2, fa ps 48 pd 1/2, che, dedotta la promiscuità aspettante alli sigg. Tavoni di ps 23 pd 2, restano ps 24 pd 3 1/2;
muro a tramontana longo dal canton sino al palazzo ps 2, alto ps 7 pd 4 1/2 fa ps 15 pd 4;
summa muro ps 85 pd 1/2;
a L 30 il passo, val L 2.553;
M. paradana smaltata a levante sopra il volto di ps 15, a L 8 il passo, val L 120;
coperto di coppi tavellado, longo per colmo ps 4 pd 4, largo con pendenza e linda ps 7 pd 1/2, fa ps 35, a L 24 il passo, val L 840.
[f. 18v] In secondo solaro nel camerino in angolo di ponente e tramontana:
fenestra a ponente in riquadro di pietra con rame di vetri con scuretti in lazzi e lincinelli L 70;
altra fenestra a tramontana in riquadro di pietra con rame di lastre vetro e scuretti in lazzi al di dentro e lincinelli L 70;
paradana di cantinelle stabilita, che separa questo dal seguente camerino, longa ps 2 pd 2, alta ps 1 pd 2, fa ps 3 pd 2, a L 8 il passo, val L 27 s 4;
altra paradana che separa questo camerino dal corridore, longa ps 2 pd 2 1/2, alta ps 1 pd 2, fa ps 3 pd 2 1/2, a L 9 il passo, val L 31 s 10;
scuro di porta in detta paradana in due parti con quattro bartoelle e pollesi, un catenazzo, serratura con chiave e scrocco, e naso per il saltello, manetta e riquadro di tolle L 27;
[f. 19r] soffitti con comparti di stucco all’antica longo ps 2 pd 2 1/2, largo ps 2 pd 2, fa ps 6 a L 6 il passo, val L 36;
cornice, che gira intorno detto soffitto, longa ps 9 pd 4, a L 2 il passo, L 19 s 12;
solaro alla sansovina con terrazzo di quantità del soffitto suddetto di ps 6 a L 24 il passo, val L 144;
Nel camerino contiguo a mezzodì:
soffitto a comparti di stucco all’antica, longo ps 2 pd 4, largo ps 2 pd 1, fa ps 6 pd 1, a L6 il passo, L 37 s 4;
cornice di stucco, che gira intorno detto soffitto, longa ps 10, a L 12 il passo, val L 20;
due fenestre a ponente con vetriate, scuretti e manetta, il tutto simile alle antescritte, L 140;
scuretto di porta nella paradana a mezzodì con due bartoelle, catenazzetto, schiona e riquadro L 11;
paradana di cantinelle stabilita a mezzodì, longa ps 2 pd 1, alta ps 1 pd 2, fa ps 3 pd 1/2, a L 8 il passo, L 24 s 16;
[f. 19v] altra, che separa questo camerino dall’altro a levante, longa ps 2 pd 2, alta ps 1 pd 2, fa ps 3 pd 2, a L 8 il passo, val L 24 s 4;
scuro di porta in detta paradana in due parti con quattro bartoelle, pollesi, catenazzo, serratura di saltello con chiave, manazzon e riquadro L 27;
scuretto nella paradana a tramontana con due bartoelle snodate, catenazzetto e riquadro, val L 10;
solaro alla sansovina con terrazzo vecchio, longo ps 2 pd 4, largo ps 2 pd 1, fa ps 6 pd 1 a L 22 il passo, val L 136 s 8;
Nel camerino verso levante:
soffitto di quantità di ps 5 pd 1 1/2, a L 8 il passo, per esser con stucchi all’antica L 42 s 8;
cornice, che gira intorno a detto soffitto, longa ps 12 pd 2, a L 1 s 10 il passo, val L 18 s 12;
[f. 20r] paradana di cantinelle longa in cinque facciate ps 4, alta ps 1 pd 2, fa ps 5 pd 3, a L 8 il passo, val L 44 s 16;
fenestra a levante con una rama di vetri tondi e manetta L 13;
scuro di porta in due parti, che passa all’andito con quattro bartoelle snodate e pollesi, due catenazzi e saltello L 27;
solaro alla sansovina con terrazzo vecchio di quantità del soffitto di sopra di ps 5 pd 1 1/2 a L 22 il passo, val L 116 s 12.
Nell’andito delle camere:
soffitto in stucchi in una parte all’antica, longo ps 2 pd 3, largo ps 2 pd 1, fa ps 5 pd 3 1/2, a L 8 il passo, val L 45 s 12;
solaro alla sansovina tavellado simile al suddetto soffitto di ps 5 pd 3 1/2 a L 24 il passo, val L 136 s 16;
rame di vetri tondi in fenestra a levante L 13;
M. armaro in muro con scanzie di tolle con due portelle con quattro bartoelle snodate, serratura [f. 20v] con chiave e riquadro L 40;
scala di legni e tolle, di gradini n. 20, compreso due parti, scuretto d’armer a mezza scala in lazzi e ballaustro di tolle, con fodre sotto smaltate L 60.
In primo solaro. Nella cucina vecchia:
due fenestre a ponente riquadrate di pietra con rame di lastroni con filiata intiera al di fuori ed un terzo al di dentro in riquadro di ferro, due catenazzi e manetta per cadauna e tre lincinelli, fra tutte due L 220;
nappa con maschera di tavelle, tromba, camin, lare di mottoni in riquadro di pietra e ferro che sostiene la nappa val L 120;
paradana di cantinelle stabilita, che separa questa cucina ed andito dalla scala dal salotto, longa ps 5 pd 1 1/2, alta ps 2 pd 2 1/2, [f. 21r] fa ps 11 pd 1/2, a L 12 il passo, val L 133 s 4;
porta che corrisponde al salotto con scuro in due parti con quattro bartoelle in pollesi, tre catenazzi, serratura con scrocco, pomolo d’otton, manetta e riquadro L 30;
scuro di porta, corrisponde alla scala in due parti in quattro bartoelle e pollesi, tre catenazzi, saltello, manetta e riquadro L 28;
paradana di cantinelle dalla parte della cuci na, con riquadri di quattro fenestre ovate, scuretto, che va al solaretto, con due bartoelle snodate e lincinello, scaffa di pietra e scanzie L 170;
M. quattro armaretti con sei portelle con otto bartoelle snodate e quattro lazzi, due serrature, cinque scanzie ed un linci nello L 40;
[f. 21v] fornelli con 4 gratticole di ferro e volto di mottoni sotto e soffitto sopra L 40;
solaro di travi e tolle tavellado, longo ps 5 pd 1/2, largo ps 2 pd 4 1/2, fa ps 14 pd 4, che, dedotto il vacuo della scala di ps 2, restano ps 43 pd 4 1/2 a L 18 il passo, val L 250 s 4;
Nella cameretta appiedi della scaletta di pietra:
paradana di cantinelle in due facciate, longa ps 5, alta ps 1 pd 1, fa ps 6, a L 8 il passo L 48;
fenestra a ponente, riquadrata di pietra con vetri vecchi, scuretti con bartoellette e lincinetti in cattivo stato L 40;
rama di vetri in fenestra, che guarda al sottoportico con scuretto, bartoellette e riquadro, val L 15;
paradana di mottoni e tolle, che separa la scala, di quantità di ps 1 pd 2 1/2, a L 10 il passo, val L 15;
[f. 22r] porta in riquadro di tolle con scuro con due bartoelle e pollesi, catenazzo, serratura con chiave, saltello e manazzon L 22;
riquadro di portella, che corrisponde sotto il patto della scala L 1 s 10;
destro con sentar, tromba e capa con porcella con due bartoellette L 27;
solaro tavellado di detta cameretta, di quantità di ps 7 pd 3 1/2, a L 16 il passo, val L 123 s 4;
un riquadro di porta ed altro di armaretto unito L 8.
Nel salotto:
fenestra a tramontana riquadrata di pietra con rame di lastroni, due catenazzi e lincinelli L 108;
M. porta in riquadro di tavole con scuro fermo, con ballaustro al di fuori di colonnelle di legno n. 7 ed armaretto al di dentro con due portelle in lazzi e serratura con chiave L 41;
[f. 22v] finta porta, serve d’accompagnamento alle altre, in riquadro di tolle e scuro fermo senza ferramenta L 18;
altra porta, corrisponde alla scala in riquadro di tolle, scuro in due parti con quattro bartoelle in pollesi, tre catenazzi, scrocco ed un pomolo d’otton L 30;
fenestra a volto riquadrata di pietra, che guarda sul patto della scala maestra, con dadi e serraglia, rame di lastroni, ballaustro con quattro colonnelle di legno, mezzaluna di lastra, vetro e schiona L 110;
scuro di porta in due parti, corrisponde al passalizio, con tre bartoelle in pollesi ed in mezzo snodate, catenazzi due, saltello e manazzon L 42;
porta d’accompagnamento con riquadro e scuro fermo di nogara a rimesso e specchio nello scuro L 46;
[f. 23r] solaro alla sansovina tavellado, longo ps 5 pd 1 1/2, largo ps 2 pd 1/2, fa ps 10 pd 4 1/2, a L 24 il passo val L 261 s 12;
scaletta di pietra di gradini n. 27 con patti pur di pietra, che discende a piè piano con ballaustro di quattro bastoni di ferro L 180;
due rame di vetri in fenestra a lev.te in detta scala con schiona e riquadro L 12;
due scuri di porta sotto un patto della scala con quattro bartoelle snodate e catenazzetto e l’altro con due bartoelle e saltello, e filiata di fil di ferro in finestrella L 18;
porta in pietra, cioè antili, e soiaro del primo patto della scala L 30;
fenestra ivi appresso riquadrata di pietra con rame di vetro L 32;
scuro di porta che va al passalizio della capella con quattro bartoelle e pollesi, catenazzi tre, serratura, schiona, riquadro di tolle e scalin di pietra L 36.
[f. 23v] Nell’andito della capella:
porta in pietra cornisata che corrisponde al patto della scala maestra con scalin pur di pietra, con scuro in due parti con quattro bertoelle e pollesi, catenazzi due, serratura di saltello con chiave e pomolo d’ottone L 70;
riquadro di tolte di porta soazzato con scuro, che non si apre, senza ferramenta ed una schiona L 20;
fenestra sulla corte riquadrata di pietra con rame di lastroni e scuro al di fuori con quattro bartoelle e pollesi, due catenazzetti, manazzon e lincinelli L 107;
riquadro di tolle nella porta, che passa alla fabbrica nuova L 20;
armaro di tolle colorito, che chiude l’altaretto della capella, con due portelle con dodici bartoelle snodate, catenazzi n. 6, serratura con chiave, pomoletti d’ottone [f. 24r] due fenestrelle con intaglio di tolle e due crosere di ferro; altaretto di tolle con sua mensa pur di tolle, il tutto soazzato e cornisato, e armaretto dipinto e dorato, serve per reliquie, tutto val, esclusa la palla di pittura, L 380;
M. oratorio di tolte, serve di preparazione al sacerdote, con armaretto sopra con portella in lazzi, tre serrature con chiave, manetta e schionella L 40;
armaro con due cassettini e due serrature con chiave con quattro schione; altro armaretto sopra con la facciata di nogara con scanzie al di dentro con due portelle, con quattro bartoelle snodate, serratura con chiave e due pomoli d’otton L 90;
solaro di travi e tolte con terrazzo sopra, longo ps 5 pd 1/2, largo ps 2, fa ps 10 pd l, a L 15 il passo, val L 183 s 12.
[f. 24v] A piè piano. Nello stanzino sotto l’andito della capella:
M. paradana di cantinelle, che separa questo stanzino in due parti, longa ps 1 pd 3, larga ps 1 pd 1 1/2, fa ps 2 pd 1/2, a L 8 il passo, L 16 s 16;
M. fenestra in detta paradana con lame n. 10 di ferro, filiata di fil di ferro e riquadro L 20;
battudo di quantità di ps 5, a L 2 il passo L 10;
paradana di mattoni che separa detto stanzino dalla scala di pietra longa ps 3 pd 1 1/2, alta ps 2 pd 4, fa ps 9 pd 1 a L 18 il passo L 165 s 12.
Nel mezzadino contiguo:
M. fenestra sulla corte riquadrata di pietra con ferrata di bastoni n. 9, filiata vecchia e rotta con bartoellette L 23;
pavimento di tolle di quantità di ps 3 pd 4 1/2, a L 4 il passo, val L 54 s 12;
[f. 25r] paradana di mattoni, che separa questo mezzadino dallo stanzino, di quantità di ps 2 pd 2, a L 18 il passo, val L 43 s 4;
porta in pietra, che corrisponde al portico, scuro con due bartoelle e pollesi, serratura con chiave e schiona L 47.
Nel sottoportico corrisponde alla corticella:
muro che separa questo sottoportico dalla scaletta, e stanzino, longo, compreso il fianco a levante, ps 5 pd 3 1/2, alto con fonda ps 3 pd 1 , fa ps 18 pd 1, a L 24 il passo, val L 436 s 16;
portoncino di pietra, che corrisponde alla scaletta, con quattro dadi e serraglia, e scuro con due bartoelle e pollesi, due catenazzi, due serrature, una di saltello, schiona, compresi due scalini di pietra, che discendono allo stanzino, val L 45;
porton con due antili di pietra, con quattro dadi e serraglia [f. 25v] che passa nella corticella e quattro pollesi in muro L 18;
colonna di pietra, che sostenta il solaro, con base e capitello L 20;
volto di mottoni di quantità di ps 2 pd 2 1/2, che è sotto la scala di sopra, a L 20 il passo, val, compreso un ferro a rampin sotto, L 50;
paradana di tolle che chiude parte di detto sottoportico, longa ps 4 pd 4, alta ps 1 pd 1 1/2, serve per tenir fieno, con scuro di porta nella medesima con due bartoelle snodate, serratura con chiave e filiata di fil di ferro ad una fenestrella in detto scuro, tutto L 50;
porta in pietra che va sotto la scala maestra con due bartoelle, pollesi e catenazzo L 30;
cogolato in cattivo stato, tutto il patto della scala maestra della corticella e sotto il portico, di quantità di ps 22 pd 2 1/2, a L 1 s 10 il passo, val L 33 s 15;
volto sotto terra appresso la cantina, che riceve le acque piovane L 60;
[f. 26r] Fabbrica nuova che unisce al luogo sopra detto
e che s’estende sino al giardino a ponente, nel luogo ch’era la terrazza:
muro a tramontana longo ps 3 pd 1 1/4, alto con fonda ps 4 pd 4 1/2, fa ps 15 pd 4;
muro opposto a mezzodì, longo ps 2 pd 4 3/4, alto ps 4 pd 4 1/2, fa ps 14;
summa muro ps 29 pd 4;
a L 28 il passo, val L 834 s 16;
coperto longo ps 3 pd 1/2, largo con pendenza e linda ps 3 pd 1, fa ps 10, a L 30 il passo, val L 300;
soffitto sotto longo ps 3 pd 1/2, largo ps 2, fa ps 6 pd 1 , a L 14 il passo L 86 s 16;
due fenestre a tramontana in riquadro di pietra con rame di lastroni, filiata di fil di ferro in riquadro di ferro con due catenazzetti per cadauna L 286;
due arpe di ferro nelli muri L 6;
porta che va nell’andio misurato della capella, in riquadro di tolle, con scuro in due parti, con quattro bartoelle in pollesi, serratura con chiave e 2 pomoli d’otton L 28;
[f. 26v] scaletta, che ascende al corridore della fabbrica seguente, di gradini di tolla n. 8, con patto e riquadro pur di tolla alla porta sudetta, scala con ballaustro di colonnelle di legno n. 25 e di bastoni di ferro n. 5 L 180;
solaro di travi e tolte con terrazzo sopra fregato, della quantità del soffitto di sopra di ps 6 pd 1, a L 18 il passo, val L 111 s 12.
A piè piano nella legnara con stalla:
fenestra in pietra a mezzodì, con ferrata di bastoni n. 8 L 40;
porta in pietra, in pezzi, corrisponde al sottoportico con scuro in due parti con due bartoelle, pollesi, saltello e schiona L 22.
Fabbrica che comprende la cucina, spazza cucina e stanza unita con corridore e camerini sopra:
muro a mezzodì, longo dentro de’ muri ps 10 pd 4 1/2, alto con fonda ps 4 pd 4 1/2, fa ps 53 pd 1, che, dedotto [f. 27r] il vacuo del porton di ps 4 pd 1, resta ps 49;
muro opposto a tramontana, longo ps 10 pd 4, alto ps 4 pd 4 1/2, fa ps 53, che, dedotto il vacuo del porton di ps 2 pd 3 1/2, resta ps 50 pd 1 1/2;
muro a levante longo, compreso li muri ps 2 pd 2 3/4, alto ps 4 pd 4 1/2, fa ps 12 pd 2 1/2;
summa muro ps 111 pd 4;
a L 28 il passo, val L 3.130 s 8;
cornice di mattoni stabilita sotto il coperto delle facciate di levante, longa ps 13 a L 8 il passo L 104;
arpe di ferro n. 4 L 20;
zanchette di ferro al coperto n. 10 L 40;
coperto di coppi tavellado, longo ps 11 pd 1 1/2, largo con pendenza e linda ps 4, fa ps 45 pd 1, a L 30 il passo, val L 1.356;
paradana di cantinelle smaltata, che separa il corridore dalli camerini, longa ps 10 pd 3 1/2, alta ps 1 pd 4 1/2, fa ps 20 pd 1 a L 13 L 263 s 18.
[f. 27v] Nel primo sito vicino alla scaletta che ascende al corridore:
soffitto di cantinelle smaltato, longo ps 4 pd 4 1/2, largo pd 3 1/4, fa ps 3 pd 1 , a L 8 il passo, val L 25 s 12;
fenestra a mezzodì riquadrata di pietra con ferrata di bastoni di ferri n. 3 e filiata in riquadro pur di ferro L 8;
armaro con scanzie n. 11 con due portelle con quattro bartoelle snodate e tre catenazzetti L 64;
porta che corrisponde al corridore con due bartoelle snodate, catenazzetto, serratura, manazzon e riquadri di tolle L 28;
solaro di travi e tolle, con terrazzo della quantità del soffitto di ps 3 pd 1 a L 18 L 57 s 12.
Nell’altro sito contiguo:
fenestrella a mezzodì con ferrata di lame di ferro n. 4; rame di vetro e filiata di fil di ferro in riquadro di ferro L 12;
[f. 28r] paradana di cantinelle, che separa questo dall’antescritto sito, di quantità di ps 1 pd 3 1/2 a L8 il passo L 13 s 12;
armaro di tolle con quattro bartoelle snodate, serratura con chiave e schenal di tolle L 24;
altro armaro opposto con 4 bertoelle snodate, serratura con chiave, tre scanzie ed un lincinello L 28;
porta che corrisponde al corridore con due bartoelle snodate, serratura con chiave, saltello, manetta e riquadro L 30;
soffitto longo ps 1 pd 3, largo ps 1, fa ps 1 pd 3, a L 8 il passo, val L 12 s 16;
solaro di travi e tolle con terrazzo sopra della quantità del soffitto di ps 1 pd 3, a L 18 il passo, val L 28 s 16.
Nel seguente camerino:
fenestra a mezzodì riquadrata di pietra, rame di lastre vetro, scuretti al di dentro in lazzi con due lincinelli L 84;
paradana stabilita da una parte, che separa questo camerino dall’antescritto sito, longa ps 1 pd 1/2, alta ps 1 pd 4 1/2, fa ps 2 pd 1/2, a L 13 il passo, val L 27 s 6;
[f. 28v] altra paradana stabilita che separa questo camerino dal seguente, longa ps 1 pd 1 1/2, alta ps 1 pd 4 1/2, fa ps 2 pd 2 1/2, a L 13 il passo, val L 32 s 10;
scuretto di porta in detta paradana con due bartoelle snodate, catenazzetto e riquadro L 18;
soffitto fatto a stucchi con comparti, longo ps 1 pd 3 1/4, largo ps 1 pd 1, fa ps 2 a L 18 il passo, val L 36;
solaro di travi e tolle con pavimento di tolle della quantità del soffitto di ps 2, a L 24 L 48;
cornice di stucco, che gira intorno detto soffitto, longa ps 5 pd 3 1/2, a L 2 il passo L 11 s 8.
Nel camerino seguente:
fenestra a mezzodì riquadra di pietre con rame di lastre vetro L 84;
soffitto a comparti di stucco, longo ps 2 pd 2 1/2, largo ps 1 pd 2, fa ps 3 pd 3 1/2, a L 18 il passo, val L 66 s 12;
cornice di stucco, che gira intorno detto soffitto, longa ps 7 pd 4, a L 3 il passo L 23 s 8;
[f. 29r] solaro di travi e tolle, e pavimento di tolle della quantità del soffitto di ps 3 pd 3 1/2 a L 24 il passo, val L 88 s 16;
porta, che corrisponde al corridore con scuro in due parti, con quattro bartoelle e pollesi, serratura con chiave, catenazzi due e riquadro L 30.
Nel corridore:
quattro fenestre a tramontana, riquadrate di pietra, con rame di lastroni e filiata di fil di ferro, due catenazzetti L 536;
soffitto stabilito, longo ps 10 pd 3, largo ps 1 pd 1 3/4, fa ps 14 pd 2, a L 12 il passo, val L 172 s 16;
solaro di travi e tolte, con terrazzo fregato sopra, della quantità del soffitto di ps 14 pd 2, che, a L 22 il passo, val L 316 s 16.
A piè piano.
Nella cucina:
nappa con maschera di tolle in riquadri di legno con portelle per le pignate, tromba, camin e lare di mattoni riquadrato di pietra [f. 29v] con volto sotto di mottoni e muro, e due pilastri di pietra laterali del fogolaro L 120;
scuro di porta, che passa nella seguente fabbrica con due bartoelle, pollesi, saltello, manazzon e riquadro di tolle L 19;
due fenestre a mezzodì riquadrate di pietra con ferrata di bastoni n. 9 per cadauna, e rame di vetri L 124;
altra fenestra simile verso tramontana L 62;
fornelli di mottoni presso il fogolaro con tre gratticole e contorno di ferro L 24;
armaro di tolle, che contiene la panara, con suo coperto in lazzi, val L 12;
muro che separa la cucina da forno e spazza-cucina, longo ps 2 pd 3, alto con fonda sino al solaro ps 2 pd 1 , fa ps 5 pd 3 1/2, a L 16 il passo L 91 s 4;
tre fenestre in detto muro, che vanno sopra un solaretto con portelle n. 6 in lazzi e riquadri, val compreso il solaretto L 24;
[f. 30r] forno con cielo, e piano di mottoni, bocca con pian di pietra e portella di ferro, tromba e camin con un lato di muro val L 120;
fenestra con ferrata di lame di ferro n. 14 in riquadro di tolle che guarda nella spazza cucina L 28;
riquadro di tolte nella porta, che passa al spazza cucina L 6;
altro riquadro d’accompagnamento vicino al forno L 4;
battudo per terra ps 3 pd 1 , largo ps 2 pd 4, fa ps 9 a L 2 il passo, val L 18.
Nella spazza cucina:
staffa di pietra con tolla sopra, con quattro ferri per li secchi L 24;
battudo per terra di quantità di ps 1 pd 2 1/2 a L 2 il passo val L 3;
scuro di porta, che passa nella lisciara, con due bartoelle e pollesi, catenazzetto, saltello, manetta e riquadro di tolle L 18;
muro, che separa la lisciara dal spazza cucina, longo ps 2 pd 2, alto [f. 30v] con fonda fino al solaro ps 12 pd 1, fa ps 5 pd 1 1/2 a L 16 il passo, val L 84 s 16.
Nella lisciara:
fenestra a mezzodì, riquadrata di pietra con ferrata di bastoni n. 9, rame di lastre vetro e manetta L 62;
porta riquadrata di pietra, che guarda sotto il portico, con scuro doppio con due bartoelle e pollesi, catenazzo, serratura con chiave ed altra di saltello, schiona e riquadro per portiera L 68;
fornello di mottoni per la bugata con suo coperto doppio con due bartoelle snodate, fatto alla franchiniana, con caldera grande murata, portelle di ferro e due scalini appresso parte di pietra L 200;
cogolato in detta lisciara, longo ps 3 pd 1, largo ps 2 pd 1, fa ps 7, a L 2 il passo, L 14;
muro che separa la lisciara dal portico longo ps 2 pd 1 1/2, alto con fonda sino al solaro ps 2 pd 1, fa ps 5, a L 14 il passo, L 70.
Nel sottoportico:
porton verso la corte di tramontana [f. 31r] con due pilastri di pietra a bugne con due parracarri L 80;
ferri n. 8 in cattivo stato con schione n. 4 nel muro a tramontana L 4;
rastello in due parti nel porton opposto verso mezzodì con quattro bartoelle in pollesi, due catenazzetti, ferro lungo a traverso di una delle parti con legno, e ferro in mezzo per chiuderlo L 84.
Fabbrica sul giardino:
M. facciata di muro a tramontana, longa dentro dei muri ps 8 pd 2 1/2, alta con fonda ps 5 pd 2, fa ps 45 pd 4 1/2;
M. muro a ponente longo, compreso li muri, ps 10 pd 4 1/2, alto ps 5 pd 2, fa ps 58 pd 4 1/2;
M. muro a mezzodì longo fino dove era la cedrera ps 1 pd 2 1/2, alto ps 5 pd 2, fa ps 8 pd 1/2;
M. muro che separa questa fabbrica dall’altra già misurata a levante, compresi li muri ps 3 pd 3 1/4, alto con frontespicio ps 5 pd 4 1/2, fa ps 21 pd 3
summa muro ps 134 pd 2 1/4
[f. 31v] muro sulla corte a mezzodì, largo quanto si stende la camera e la scala ps 4 pd 1/2, alto ps 5 pd 12, fa ps 22;
muro, che dalla facciata di levante s’estende anco sulla corte a mezzodì fino al muro piú basso, longo ps 9 pd 4, alto ps 5 pd 2, fa ps 53 pd 2 1/2, che, dedotto il vacuo del porton della rimessa di ps 1 pd 3, restano ps 51 pd 4 1/2;
altro muro più basso in seguito longo ps 12, alto ps 4 pd 2, fa ps 8 pd 4;
muro a ponente della rimessa, longo ps 3 pd 3 1/2, alto ps 4 pd 2, fa ps 16 pd 1 1/2;
muro a mezzodì per metà con la casa Tavoni, longo, compresi li muri, ps 5 pd 1/2, alto con frontespicio ps 5 pd l l /2, fa ps 27 metà ps 13; pd 2 1/2;
muro, che separa le camere e tinello dalla stalla e mezzadino, longo dentro dei muri ps 4 pd 1/2, alto con frontespicio ps 5 pd 4 1/2, fa ps 24 pd 1;
[f. 32r] li antescritti muri di ps 271 pd 1, a L 32 il passo, importano L 8.678;
arpe di ferro n. 2 L 12;
cornice di mottoni stabilita nelle facciate di tramontana e ponente, longa ps 20 pd 2 a L 16 il passo, val L 328;
gronda di lata nella linda a tramontana e ponente con cannoni n. 5, con ferri di sostegno n. 22 L 176;
coperto di coppi tavellado sulla porzione di fabbrica a tramontana, cioè sopra la scaletta, scale ed andito e camera ps 9 pd 2 1/2, largo con pendenza, compresa la linda a mezzodì, ps 5 pd 3, fa ps 53 pd 1;
altro coperto sopra le due camere, ed andito di dietro longo ps 6, largo con pendenza e linda ps 7 pd 1, fa ps 43 pd 1;
summa coperto ps 96 pd 2;
a L 34 il passo, val L 3.277;
coperto piú basso sopra il fenile longo ps 3, largo con pendenza ps 6, fa ps 18 a L 28 il passo, val L 504;
cornice di mottoni a levante di detto coperto longa ps 3, a L 8, val L 16;
[f. 32v] altra cornice di mottoni senza stabilir a ponente di detto coperto longo ps 4, a L 8 il passo, val L 32;
prospetto, osia ballauaro di pietra piacentina sopra il coperto della facciata di ponente con sua base, cimasa, tre pilastrini e collonelle n. 8, con due vasi e griglia in mezzo, val L 300;
due guglie di pietra laterali a detto prospetto con sue basi e palle sopra, val L 200.
Nella camera dell’arcova:
fenestra a mezzodì riquadrata di pietra cornisata, rame di lastroni con due catenazzetti e pomolo d’otton, con scuro nuovo al di fuori di due parti con quattro bartoelle in pollesi, due catenazzi, due manette e due ferri impiombati L 146;
altra fenestra a ponente riquadrata di pietra, con rame di lastroni con due catenazzetti e ferro alle stesse per chiudere le griglie, con griglie al di fuori in due [f. 33r] parti con quattro bartoelle in pollesi, lincinelli e cannon per l’acqua L 136;
soffitto dell’arcova a marmorino di quantità di ps 3 pd 3 1/2, a L 15 il passo, val L 55 s 10;
paradana di cantinelle stabilita, fatta a comparti longa di due facciate ps 3 pd 4, alta ps 1 pd 4, fa ps 6 pd 4, a L 15 il passo, val L 102;
cornice che gira intorno detto soffitto longa ps 7, a L 2 il passo, val L 14;
soffitto della camera fatto a mezzavetta con comparti di stucco, parte dorati con soazza in mezzo per quadro, di quantità di ps 5 pd 2 1/2, a L 30 il passo, avuto riguardo alli stucchi L 165;
prospetto dell’arcova con suoi pilastri, bassamenti, capitelli, fregio e cornice sopra, con portoncino in mezzo a giro, il tutto fatto di nogara a rimesso con fornimenti d’intagli parte dorati, con due ovati con specchi degli intercoluni, con cornice che gira intorno la camera, che accompagna quella del prospetto dell’arcova, due armaretti, o siano cantonali di nogara [f. 33v] a rimesso con intagli parte dorati e cimieri con due figure di mettalo, due portelle in detti, con due bartoelle snodate e serratura con chiave, oltre portelle sotto con bartoelle e serratura, e cassettini con pomoli d’ottone, pilastrini pur di nogara dietro detti armaretti con intagli parte dorati e lambrini attorno la camera e tutta quest’opera è ben travagliata e di buon gusto, considero il tutto L 1200;
paradana di cantinelle, che separa questa dalla seguente camera longa ps 3 pd 3 1/2, alta ps 2 pd 1, fa ps 8 pd 1 1/2, a L 13 il passo, val L 107 s 18;
solaro di travi e di tolle con terrazzo sopra fregato, fatto a disegno con comparti di rosso e gialo, longo ps 22 3/4, fa ps 11 pd 1 1/2, a L 35 il passo, val L 395 s 10;
scuro di porta, che passa nella seguente camera, soazzato e ben lavorato, che d’una parte è tutto di nogara fatto di rimesso con comparti con sei bartoelle [f. 34r] snodate, due catenazzeti, scrocco con due pomoli d’otton e due manazzoni pur d’otton, con riquadro di nogara con suo cimiero sopra d’intaglio, parte dorato e dalla parte della camera è di tolle dipinto L 170;
Nella camera contigua:
soffitto a mezzavetta fatto di stucchi a comparti parte dorati con soazza in mezzo, che contiene un quadro di pittura longo ps 3 pd 3 1/2, largo ps 3 pd 3 1/2 fa ps 13 pd 3 1/2, a L 35 il passo, compreso li stucchi e la soazza del quadro, L 479 s 10;
cornice di stucco, che gira intorno detto soffitto, longa ps 14 pd 3, a L 6 il passo, val L 87 s 12;
pilastrini di stucco n. 12 con sue basi e capitelli, che portano la cornice con stucchi parte dorati in detti pilastri, ed altri nelli 4 angoli della camera sopra le porte e sopra le fenestre con bassa-menti fra li pilastri fatti a specchi di stucco, stimo tutto L 350;
[f. 34v] due fenestre sul giardino, del tutto simili all’ultima ante scritta L 36;
paradana di cantinelle, che separa questa camera dall’andito di dietro longa ps 3 pd 3 1 /2, alta ps 2 pd l, fa ps 8 pd 1/2, a L 13 il passo, val L 105 s 6;
solaro di travi e tolle con terrazzo sopra fregato, fatto a disegno con comparti di verde antico e rosso, con pezzetti di porcellana incastrati di quantità del soffitto di ps 13 pd 3 1/2 a L 35 il passo, val L 479 s 10;
scuro di porta in due parti, soazzato di ambe le parti con sei bartoelle snodate, serrattura con chiave e scrocco, due catenazzetti con quattro manazzoni d’otton e riquadro di tolle d’ambe le parti, il tutto colorito L 106.
Nella saletta:
soffitto a mezza vetta con comparti e chinesi di stucco, longo ps 15 pd 1, a L 32 il passo, val L 486 s 8;
[f. 35r] cornice di stucco, che gira intorno detto soffitto, longa ps 15 pd 3, a L 6 il passo val L 93 s 12;
due fenestre a tramontana riquadrate di pietra, una con quattro colonnelle di pietra, con rame di lastroni, un pomolo d’otton ed il rimanente come le altre senza griglie vagliono L 126;
altra fenestra a ponente, simile con la griglia L 136;
portoncino verso ponente con riquadro di pietra lavorata, con lesenatura e architrave sopra con fregio, pergolo unito pur di pietra piacentina con lastra sostenuta da due modeoni lavorati, ballaustro di colonnelle pur di pietra con quattro pilastrini e cimasa sopra, con portiera con rame di lastroni, con filiata di filo ferro grosso in talaro di ferro con scuretti in quattro con quattro bartoelle in pollesi ed altre quattro snodate con quattro [f. 35v] lincinelli e pomolo d’otton, con mezzaluna pur di lastroni e filiata L 590;
comparti attorno detta saletta fatti a finto marmo con stucchi sopra li quadri e soazze n. 4 di stucco per li quadri L 120;
solaro di travi e tolle con terrazzo sopra fregato, fatto a scacchi negri e gialli e bianchi, di quantità del soffitto di sopra di ps 15 pd 1, a L 35 il passo, L 532;
scuro di porta in due parti con sei bartoelle snodate, una serratura con chiave, due lincinelli, serve per armaro con scanzie n. 7 L 64;
altro scuro del tutto simile, serve per altro armaro L 64;
scuro di porta corrisponde al patto della scala soazzato e colorito con 6 bartoelle snodate, serratura con chiave e scrocco e quattro manazzoni d’otton con riquadro a orecchion in due [f. 36r] parti L 90.
Nel camarinetto sulla seconda corte:
fenestra sulla corte riquadrata di pietra, con scuro doppio al di fuori con due bartoelle in pollesi, catenazzo, schiona e rame di quattro lastre vetro con lincinelli L 60;
paradana di cantinelle stabilita, che forma un stanzino, longa in tre facciate ps 2 pd 3, alta eguagliata ps 1 pd 1 1/2, fa ps 3 pd 2, a L 13 il passo, val L 44 s 4;
scuretto di porta che passa alla arcova con tre bartoelle snodate e scrocco L 12;
lastra di vetro in fenestra nella paradana di tolle L 7;
armaro di tolle sopra la paradana con portelle n. 4 in lazzi, serratura con chiave e scanzie L 16;
[f. 36v] soffitto stabilito sopra il stanzino di quantità di pd 3 a L 12 il passo, vai L 7 s 4;
altro soffitto nella camaretta, longo ps 3 pd 1/2, largo ps 1 pd 1/2, fa ps 3 pd 2, a L 12 il passo, val L 40 s 16;
solaro con terrazzo sopra fregato simile di ps 3 pd 2, a L 24 il passo, val L 81 s 12;
scuretto di porta, che passa alla saletta, con tre bartoelle e pollesi, serratura con chiave e scrocco L 15.
Nella camera presso la scala, corrisponde alla seconda corte:
fenestra in pietra sulla corte, riquadrata di pietra, con rame di lastroni, con due catenazzetti, scuro al di fuori in due parti con quattro bartoelle e pollesi, catenazzo, due manette e due ferri per tenerli aperti L 132;
paradana di cantinelle smaltata, che chiude questa camera da due parti, longa ps 4 pd 3, alta ps 2 pd 1 1/2, fa ps 10 pd 3, a L 13 il passo, val L 137 s 16;
[f. 37r] soffitto stabilito, longo ps 2 pd 2 3/4, largo ps 1 pd 4, fa ps 4 pd 1, a L 15 il passo, val L 63;
solaro di travi e tolle e pavimento di tolle fregato, simile all’antedetto, soffitto di ps 4 pd 1, a L 24 il passo, val L 100 s 16;
scuro di porta in due parti colorito, corrisponde al passalizio, con quattro bartoelle e pollesi, catenazzetti due, serratura con chiave e riquadro L 30.
Nel passalizio:
fenestra a tramontana in riquadro di pietra a orecchion, con rame di lastroni con due catenazzi e filiata di fil di fer L 140;
riquadro di tolla nella porta, che corrisponde al corridore L 18;
paradana che separa questo passalizio dal patto della scala longa ps 1 pd 1 3/4, alta ps 2 pd 1 3/4, fa ps 3 pd 1/2, a L 13 il passo, val L 40;
solaro di travi e tolle, con terrazzo sopra fregato, longo compreso [f. 37v] il patto della scala, ps 4 pd 1/2, largo ps 1 pd 1 3/4, fa ps 5 pd 1, a L 24 il passo, val L 129 s 12;
riquadro di porta della paradana del patto della scala L 14;
altra fenestra a tramontana con lastroni e rimanente simile alla sudetta, val L 140;
soffitto sopra la scala fatto a mezza vetta con comparti di stucchi, longo ps 3 pd 1 1/2, largo ps 1 pd 2, fa ps 4 pd 3 a L 20 il passo, val L 92;
cornice di stucco che gira intorno detto soffitto, longa ps 9 pd 2, a L 3 il passo, val L 28 s 4;
riquadri e comparti a marmorino nel sito di detta scala L 36;
scala di pietra, che discende a piè piano a due rami, di gradini n. 18, con muro sotto di sostegno, patto con terrazzo fregato, con ballaustro di ferro fatto a scherzi, con pomoli d’otton e lama sopra L 500.
[f. 38r] A piè piano.
Nel mezzado presso la corte:
muro stabilito, che separa questo mezzado dalla scala, longo ps 3 pd 1 1/2, alto con fonda sino al solaro ps 2 pd 1, fa ps 7 pd 1 1/2, a L 24 il passo, val L 175 s 4;
scuretto di porta, che passa nel sottoscala con due bartoelle snodate, serratura con chiave e riquadro L 12;
fenestra sotto la scala, che guarda sulla seconda corte, con ferrata di lastroni n. 4, filiata di fil di ferro e rame di lastre vetro L 20;
scaffa in muro sotto la scala L 10;
altro scuretto di porta, che va sotto la scala, con due bartoelle snodate e serraturetta con chiave e riquadro, val L 12;
scanzie n. 4 di tolle sotto detta scala L 8;
paradana di cantinelle smaltata, che separa li due siti sotto la scala con fenestrella, filiata di fil di ferro e riquadro L 18;
[f. 38r] fenestra a tramontana riquadrata di pietra, con ferrata di bastoni n. 9, in riquadro di ferro, a metà in tellaro pure di ferro e rame di lastroni con due catenazzi L 159;
pavimento di tavelle nelli due siti sotto la scala L 6;
armaro di nogara attaccato al muro sotto detta fenestra, con due portelle snodate, serratura con chiave e due scanzie L 22;
soffitto a marmorino fatto con stucchi a comparti, longo ps 3 pd 1, largo ps 2 pd 2 1/2, fa ps 8, a L 15 il passo L 120;
cornice di stucco, che gira intorno detto soffitto, longa ps 11 pd 2, a L 3 il passo, val L 34 s 4;
pavimento di travi e tolle, di quantità del sudetto soffitto, ps 8 a L 7 il passo, val L 56;
porta, corrisponde all’andito della scala con due scalini, un di tolle e l’altro di pietra, con [f. 39r] scuro con tre bartoelle, pollesi, serrattura con scrocco, manazzoni d’otton, lastra di cristallo in mezzo e riquadro di tolle, val. L 53.
Nell’andito della scala:
fenestra a tramontana riquadrata di pietra con ferrata di bastoni n. 9, rame di lastroni, due catenazzetti e due lincinelli, val L 153;
soffitto sotto il patto della scala con comparti di stucchi di ps 1 pd 3 1/2 a L 15 il passo, val L 25;
riquadri alli muri ed alla fenestra fatti a marmorino L 27;
terrazzo fregato di ps 1 pd 3 1/2, a L 10 il passo, val L 17.
Nel tinello:
soffitto a mezzavetta fatto a comparti di stucco con soazza che gira intorno, con pitture in mezzo e nelli quattro angoli, di quantità di quello della saletta di sopra, di ps 15 pd 1/2, a L 20 il passo, val L 301;
[f. 39v] cornice di stucco che gira intorno, longa ps 15 pd 3, a L3 il passo, val L 46 s 16;
comparti di stucco attorno detto tinello con soazze parimenti di stucco per due quadri L 60;
fenestra a tramontana riquadrata di pietra con ferrata ed altro simile all’ultima descritta L 154;
nappa di pietra fregata e soazzata e cornisata, tromba e camin con specchio grande sopra detta nappa, con due pilastrini, capitelli e cornice sopra di nogara con specchietti nelli pilastrini nel sfriso e nella cimasa, intagli laterali e cimiero sopra pure dorati, con lare di mottoni e stuffa sopra alla franchiniana con contorni di lama di ferro e portella pur di ferro per il respiro L 540;
porta in pietra verso tramontana a orecchion, con fregio e cornice sopra, con due scalini pur di [f. 40r] pietra, scuro doppio in due parti con 6 bartoelle, pollesi, tre catenazzi, serratura di saltello con chiave e portiera con quattro lastroni, 6 bartoelle in paesi, filiata di fil di ferro, due catenazzi e saltello L 296;
altra fenestra a ponente riquadrata di pietra, con ferrata al di fuori fatta a panza con scherzi di ferro e rame di lastroni, due catenazzi e lincinelli L 154;
portoncino sul giardino di pietra, lavorata con due scalini pur di pietra con portiera di lastroni n. 4, due catenazzi, saltello, 6 bartoelle in pollesi, filiata di fil di ferro, con scuro doppio nel medesimo con 6 bartoelle, pollesi e catenazzi n. 5, tutto val L 466;
porta, che corrisponde al sito della scala di pietra, portiera di no-gara con lastra di cristallo in mezzo in riquadro [f. 41v] di rimesso, saltello con pomolo di otton e riquadro a orecchion colorito, val, esclusa la pittura in tella, L 94;
armaro in muro tutto di nogara rimesso consuoi bassamenti, pilastri, capitelli, cornice, due vasetti e cimiero intagliato sopra, portelle da basso n. 2 con quattro bartoelle snodate, serratura con chiave e scanzie, oltre due portelle sopra con sei bartoelle snodate, serratura, scanzie, cassettino e pomolo d’otton, tutto val L 200;
scuro di porta di nogara, che passa al sotto scala con tre bartoelle snodate, specchio in mezzo in riquadro di rimesso, riquadro di tolle a orecchion dipinto, armaretto in detta porta con scanzie e portelle in lazzi, e tre scalini di tolle al piano, val, esclusa la pittura in tella, L 86;
fenestra sotto la scala con ferrata di bastoni n. 2, rame di lastre a vetro e filiata in telaro di ferro L 20;
[f. 41r] pavimento di tavelle sotto detta scala, val L 8;
porta murata serve d’accompagnamento con scuro soazzato con due manazzoni d’otton e riquadro a orecchioni colorito, val L 40;
terrazzo fregato di quantità del soffitto di sopra di ps 15 pd 1, a L 12 il passo, val L 182.
Nel primo mezzado a mezzodì:
soffitto fatto a stucchi con fioranci dorati con ovato in mezzo che gira intorno ed altri stucchi alle pareti con riquadri, il tutto in marmorino; considero quest’opera L 480;
porta di pietra fregata, corrisponde al tinello, con scuro di nogara soazzato, fatto a comparti, con sei bartoelle snodate, serratura con chiave e scrocco con pomolo d’otton, quattro manazzoni d’otton e catenazzi due, val L 166;
fenestra a ponente in pietra, ferrata lavorata e rame di lastroni, il tutto simile a quella del tinello, L 144;
[f. 41v] terrazzo fregato fatto a disegno con verde antico, longo ps 1 pd 4 1/4, largo ps 2 pd 3/4, fa ps 4 a L 20 il passo, val L 80;
paradana di cantinelle, che separa questo dal seguente mezzadino, longa ps 2 pd 1, alta ps 1 pd 4, fa ps 4, a L 13 il passo L 52;
scuro di porta in detta paradana di nogara a rimesso con lastra grande di cristallo, con intagli parte dorati, con tre bartoelle snodate e serratura a scrocco con mostra d’otton, con suo riquadro pur di nogara a rimesso, il tutto soazzato, val, esclusa la pittura in tela, compreso il riquadro della paradana colorito, L 130.
Nell’altro mezzadino contiguo a mezzodì:
fenestra nel giardino di pietra con ferrata lavorata e rame di lastroni, il tutto simile alle ante-scritte L 144;
[f. 42r] soffitto fatto a comparti con stucchi parte dorati e cornice che gira intorno, considero tutto L 120;
terrazzo fatto a comparto, longo ps 2 pd 3/4, largo ps 2 pd 1/2, fa ps 4 pd 2 1/2, a L 15 il passo, escluse le pietre e corgnole in mezzo, val L 67 s 10;
paradana di cantinelle, che riquadra questo mezzadino dalla parte di mezzodì, longa ps 2 pd 3, alta ps 1 pd 4, fa ps 3 pd 4, a L 13 il passo, val L 49 s 8;
scuretto di porta in detta, con due bartoelle snodate, serratura a scrocco L 28;
burò attaccato a detta paradana, fatto a rimesso con due portelle con quattro bartoelle snodate, serratura con chiave, due manazzoni d’ottone, rebatta sopra con cassettini e secreti entrovia con altra serratura e chiave L 74.
Nel sito a mezzodì di detto mezzadino:
fenestrino a ponente riquadrato [f. 42v] di pietra con ferrata di bastoni n. 2 e lastra di vetro in tellaro L 34;
armaro di tolle con scanzie e tre portelle e tre bartoelle, due in lazzi ed una con bartoelle snodate L 24;
soffitto stabilito di ps 1 pd 2, a L 12 il passo, val L 16 s 16;
pavimento di tavelle sotto simile ps 1 pd 2, a L 6 il passo, val L 8 s 8;
destro con sentar, tromba e cassa con portella con quattro bartoelle snodate e riquadro L 40.
Nella stalla:
muro che separa questa stalla dalli mezzadì a ponente, longo ps 4 pd 1 1/2, alto con fonda sino al solaro ps 2 pd 1 1/2, fa ps 9 pd 3, a L 20 il passo, val L 192;
modeioni di pietra sotto il solaro n. 4, due grandi L 12;
[f. 43r] cogolado longo ps 4, largo ps 2 pd 3 1/2, fa ps 10 pd 4, a L 2 il passo L 21 s 12;
fenestra a levante riquadrata di pietra, rama di vetri tondi in due parti e manetta L 84;
portoncino di pietra con quattro dadi e serraglio, rama di vetri rotti nella mezzaluna e scuri in due parti con quattro bartoelle, pollesi, serratura con chiave, saltello e schiona, val L 82;
tromba di tolle per il fieno con portella con due bartoelle snodate e serratura con chiave L 25;
la greppia e balanzini, e fenestra a levante con lastre vetro non si stimano per esser miglioramenti del cavalier Cortese.
Nella rimessa:
modeoni di pietra n. 4 grandi sotto le ione L 16;
altri n. 3 piccoli L 4 s 10;
muro che separa questa rimessa dalla stalla e mezzado, longo ps 5 pd 4, alto con fonda sino al solaro ps 2 pd 2 1/2, fa ps 13 pd 2 1/2, a L 24 il passo, val L 324;
[f. 43v] cogolato longo ps 4 pd 3, largo ps 4 pd 2 1/2, fa ps 20 pd 3 1/2, a L 2 il passo, val L 41 s 8;
duo fenestre di pietra, una a levante e l’altra a ponente con rama di seta in telaro di legno, e ferrata in quella di ponente di bastoni n. l0 L 66;
porton con due antili di pietra, due paracarri, due dadi ed una serraglia e volto di motton, quattro pollesi in muro L 20;
scuro in detto porton in due parti con quattro bartoelle in pollesi e snodate in mezzo, serratura con chiave, saltello e schiona L 66.
Nel fenile sopra la rimessa:
portoncino di pietra con scuro vecchio con quattro bartoelle e pollesi L 56;
solaro tollado con due ione sotto, di quantità di ps 22 pd 2 1/2, a L 12 il passo, val L 270.
[f. 44r] Nella facciata di ponente sul giardino:
bassamenti di pietra longhi ps 9 pd 3 L 170;
due pilastri di pietra a bugne sino alle fenestre L 50;
due pilastri finti di pietra, che vanno sino alla cornice L 60;
fascie n. 3 di pietra, longhe ps 65 L 130;
specchi di pietra n. 2 sotto le fenestre a piè piano con suoi pilastrini L 60;
altri due specchi finti pietra alle finestre di sopra con suoi pilastrini di pietra L 30;
due altanette con profili di pietra attaccate a detta facciata L 60.
Nella facciata a tramontana:
bassamenti di pietra longhi ps 8 L 140;
due pilastri di pietra a bugne sino al piano delle fenestre L 50;
[f. 44v] M. altri due pilastri finti pietra sopravia sino alla cornice L 60;
M. fascie di pietra n. 2 L 28;
M. due legni in muro, erano sotto il coperto della cedrera con modiglioni di pietra L 12.
Nella corte grande:
M. cogolado con profili in pietra in gran parte sotterrato, longo ps 5 pd 3 1/2, largo ps 1 pd 3, fa ps 9 pd 1/2, a L 1 s 10 il passo, val L 13 s 13;
portoncino a tramontana in pietra con quattro dadi e serraglia, scuro con due bartoelle e pollesi, serrature due con chiavi, altra di saltello, catenazzo e schiona L 75;
muro che separa il cortivo dall’orto, longo ps 17, escluso il vuoto, alto con fonda ps 1, fa ps 17, a L 8 il passo, val L 136;
bassamento di pietra, longo ps 85, val L 85;
banchina sopra di pietra tarcentina L 80;
pilastri di pietra tarcentina n. 5 in detto muro L 24;
[f. 45r] M. due pilastri di pietra laterali alla entrata nel giardino con basi e cimase sopra lavorate, con piana pur di pietra, rastello di ferro fatto a scherzi con bartoelle e saltello L 170;
muro chiusivo a tramontana, longo dal luogo sino al muro del giardino ps 17, alto con fonda ps 2 pd 2 1/2, fa ps 42 pd 2 1/2, a L 14 il passo, val L 348;
Nella seconda corte:
muro tutto di questa ragione divisorio colli sigg. Tavoni, longo ps 15 pd 4, alto con fonda ps 2 pd 1, fa ps 34 pd 4, a L 10 il passo, val L 348;
altro muro piú alto presso la casa Tavoni, longo ps 1 pd 1, alto ps 2, fa ps 2 pd 2, a L 10 L 24;
cloacca con due lati di muro L 24.
Nel giardino:
prospetto in faccia il porton maestro della strada, cioè con pilastrini, bassamenti, capitelli. fregio e cornice sopra, con portoncino in mezzo e lesenadura [f. 45v] tre vasi di pietra grandi sopravia lavorati, massizio di muro al di dietro, porte con volto di pietra sopra la sariola con suoi muri, coperto di pietra sottovia, con sentar pur di pietra, con due parapetti di muro coperti di pietra, e scalin pur di pietra in gran parte guastato L 500;
muro chiusivo a tramontana longo ps 10 pd 1, alto con fonda ps 2 pd 2 1/2, fa ps 25 pd 2 1/2;
muro a ponente longo ps 42, alto con fonda ps 2 pd 3, fa ps 190 pd 1;
muro a mezzodì longo ps 34 pd 3, alto ps 2 pd 2, fa ps 83;
muro a levante tutto di questa ragione in confin Tavani, longo ps 31 pd l, alto ps 2 pd 2, fa ps 74 pd 4 1/2;
summa muro ps 292 pd 3,
a L 12 il passo, val L 3.511 s 4;
quattro piedistali di pietra lavorati nel giardino L 44;
scaletta di pietra, che discende alla seriola, con muri laterali e gattoli pur di muro fatto per piantar li lamari sopra via, considerato tutto L 100.
(A.S.U., N., Giovanni Bertoldi, 10566, alleg. all’atto di vendita del 24 marzo 1803).